Glifosato, clorpirifos e piretroidi sono tra i pesticidi ed erbicidi più utilizzati in agricoltura che… finiscono nel nostro stomaco. Con la campagna lanciata ieri #ipesticididentrodinoi, Federbio, ISDE-Medici per l’ambiente, Legambiente, Lipu e WWF vogliono misurare quanto l’assunzione di sostanze contaminanti possa essere influenzata dall’alimentazione.
L’alimentazione della Famiglia D.
La campagna prevede l’analisi dei campioni individuali di urine, eseguita dal Medizinisches Labor di Brema, di una famiglia di 4 persone: Marta e Giorgio, i genitori, Stella e Giacomo, i figli di 9 e 7 anni. I primi test per analizzare le abitudini alimentari della famiglia D. hanno mostrato nelle urine dei figli e in quella del padre la presenza di alti livelli di glifosato, probabile cancerogeno per l’Istituto internazionale di ricerca sul cancro: Giacomo, in particolare, arriva a 0,19 microgrammi per litro, contro una media di 0,12 microgrammi, e Giorgio a 0,26 microgrammi per litro (+116% della media).
I livelli di clorpirifos, insetticida che va a incidere sul sistema nervoso centrale, circolatorio e respiratorio, si sono mostrati più alti del 95% rispetto alla media in tutti i componenti del nucleo familiare. In particolare in Marta e Giacomo: quest’ultimo registra oltre 5 microgrammi di clorpirifos su 1 grammo di creatinina contro una media di 1,5 microgrammi.
I piretroidi, che possono incidere permanentemente su cervello, fegato, cuore, apparato digerente e sangue, sono stati suddivisi nei due dei più frequenti metaboliti Cl2CA e m-PBA. Di entrambi sono stati misurati valori sensibilmente sopra la media. In particolare, in Marta il valore del m-PBA è di 3,4 microgrammi per grammo, talmente elevato da paragonarla solo a quel 5% della popolazione finora analizzata nelle statistiche di riferimento.
Tra 15 giorni, dopo aver seguito una dieta 100% bio con alimenti privi di sostanze chimiche di sintesi, saranno nuovamente effettuati i test per verificare variazioni nei livelli dei pesticidi.
I risultati
La campagna #ipesticididentrodinoi fa parte del più ampio progetto di informazione contro i pesticidi “Cambia la Terra” e può essere seguita quotidianamente online attraverso video e post della famiglia. I risultati del progetto saranno presentati il prossimo 30 novembre.
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