Biofilia fa risparmiare 600 milioni all’anno sulla spesa sanitaria

Dalla ricerca di Aib emergono i benefici di una connessione degli spazi urbani con la natura

Le persone che vivono a ridosso di parchi o che usufruiscono di giardini nella propria abitazione hanno un rischio ridotto del 25% di sviluppare malattie croniche. I bambini che invece crescono in aree con poca presenza di spazi verdi hanno un rischio maggiore fino al 55% di sviluppare disturbi psichiatrici nell’adolescenza o nell’età adulta. Lo rivelano i dati della ricerca prodotta dall’Accademia italiana di biofilia (Aib) sui numerosi studi internazionali dedicati al tema e presentata il 17 settembre alla Camera dei deputati.

Biofilia
La presentazione della ricerca a cura dell’Accademia italiana di biofilia presso la sala stampa della Camera dei deputati.

Dall’analisi risulta che la presenza di alberi, siepi e giardini nello spazio abitativo consente la riduzione delle temperature tra i 2 e i 4 gradi durante le ondate di calore e abbassa fino al 25% le concentrazioni di particolato nell’aria.

600 milioni di euro in meno sulla spesa sanitaria

La ricerca evidenzia i benefici derivanti dalla connessione degli spazi urbani con la natura. Solo in termini di riduzione di disturbi e disagi psicologici nella popolazione, la biofilia potrebbe determinare risparmi potenziali da 600 milioni di euro annui sulla spesa sanitaria nazionale in Italia: “Tutti i dati e le ricerche condotte sul tema dimostrano come la creazione di connessioni con la natura all’interno degli spazi indoor e nelle aree urbane determini benefici non solo per i singoli, ma per l’intera collettività, migliorando le prestazioni, riducendo gli sprechi energetici e incrementando il benessere psico-fisico generale” ha spiegato Rita Trombin, presidente di Aib.

Biofilia e biophilic design rappresentano quindi un’opportunità per incrementare la qualità della vita delle persone, ottimizzare le risorse e promuovere un futuro sostenibile. L’analisi pone in evidenza che negozi improntati al biophilic design (locali con ampie finestre con vista sull’esterno, abbondante luce solare, presenza di piante, ventilazione e profumi naturali, etc.) registrano un incremento delle vendite fino al 20%: gli ingressi dei clienti salgono di circa il 29% e il loro tempo di permanenza all’interno dei locali commerciali aumenta addirittura del 279%.

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La biofilia aumentare la qualità della vita

La ricerca illustra inoltre che negli uffici che dispongono di spazi verdi ed elementi naturali all’interno delle stanze, la produttività dei lavoratori aumenta in media dell’11%, la qualità delle performance cresce tra il 10% e il 25%, lo stress si riduce del 37% e l’assenteismo del 16%. E ancora, gli immobili situati in prossimità di aree verdi, così come le abitazioni realizzate con materiali naturali e soluzioni di biophilic design, hanno un valore di mercato più alto in media del 10% rispetto alle costruzioni che non godono di analoghe caratteristiche. Nelle scuole è stato osservato che la velocità di apprendimento degli studenti aumenta del 26%, la capacità di concentrazione del 15%, i risultati di test e prove scritte migliorano del 14%.

Un cambiamento di stile e di abitudini che si registra a seguito della pandemia: “Il dover vivere chiusi in casa, senza la possibilità di uscire, ha scatenato in ogni persona il bisogno di avere un contatto più diretto e costante con la natura” ha dichiarato l’on. Rachele Silvestri, componente della commissione Ambiente alla Camera dei deputati. Un contatto che ritroviamo ora negli ambiti più disparati, dai viaggi al quotidiano, alle esigenze abitative e urbanistiche.

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Freelance nel campo della comunicazione, dell’editoria e videomaker, si occupa di temi legati all’innovazione sostenibile, alla tutela ambientale e alla green economy. Ha collaborato e collabora, a vario titolo, con organizzazioni, emittenti televisive, web–magazine, case editrici e riviste. È autore di saggi e pubblicazioni.