“Il cambiamento climatico è come un meteorite gigante che si avvicina molto lentamente alla Terra. Forse viaggia troppo lentamente per essere compreso dagli umani nella sua urgenza e capacità di impatto” con questa metafora dal sapore di “Don’t look up” il Prof. Michael Norton direttore del programma ambientale dell’European academies’ science advisory council (Easac) richiama l’attenzione sullo studio dell’Ente rispetto la stretta connessione tra crisi climatica e perdita di biodiversità. I due fenomeni sono strettamente correlati sia in negativo che in positivo. Agendo su entrambi è possibile mitigarne l’impatto, e soprattutto proprio la difesa della biodiversità può mitigare e supportare la specie umana a sopravvivere al cambiamento climatico. Per avere successo in questa missione serve un approccio di sistema da parte dei diversi stati nel mondo. Norton spiega: “Anche le creature più piccole sono importanti. I vermi, ad esempio, sono insostituibili come fertilizzanti e aeratori naturali dei terreni”. La siccità compromette la sopravvivenza dei vermi e un terreno privo di essi è meno in grado di drenare l’acqua, quindi più fragile di fronte a un’alluvione. L’Easac, nel suo rapporto, mostra come la ridotta presenza di marsupiali potrebbe aver indirettamente influito sulla propagazione dei devastanti incendi del 2019 in Australia, dato che i terreni erano più ingombri delle foglie di cui questi animali si nutrono.
I 16 messaggi dell’Easac per una efficace transizione ecologica
Per guidare le scelte di politica internazionale l’Easac pubblica a poco meno di un mese dalla COP15 sulla biodiversità, uno studio in cui suggeriscono 16 messaggi per una efficace transizione ecologica. Nel complesso si tratta di una sintesi degli ultimi 10 anni di studi. Questi alcuni dei consigli dati dall’Easac: attenzione al footprint delle fonti energetiche, bilanciare e stoccare l’energia con storage e idrogeno. Una mobilità sostenibile e dove possibile sostituita da videoconferenze. Ripristino del suolo e delle foreste.
I 16 messaggi in sintesi
1. L’uso in larga scala di biomasse per sopperire al carbone può incrementare il cambiamento climatico e le emissioni di CO2
2. Rischi simili esistono per la bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio per i quali permangono incertezze sull’impatto ambientale e la rimozione netta di CO2 che è realizzabile in pratica.
3. Il carbon footprint delle estrazioni petrolifere cambia molto in base alle tecnologie adottate. per questo è fondamentatele migliorare la trasparenza di questo ciclo di vita così da ridurre le emissioni complessive.
4. L’idrogeno è un vettore energetico versatile ma è fondamentale realizzarlo non da fonti fossili. il commercio internazionale di idrogeno rinnovabile potrebbe aprire opportunità per la sua produzione a costi competitivi.
5. Lo storage elettrico può giocare un ruolo fondamentale visto il suo ruolo di bilanciamento della rete ma serve mitigarne i costi.
6. L’efficientamento egli edifici gioca un ruolo chiave anche per mitigare fenomeni come la povertà energetica.
7. La mobilità si deve muovere sempre più verso le base emissioni che sia del trasporto cittadino o delle merci. Sostituendo con le nuove tecnologie dove possibile gli spostamenti inutili, pensiamo alle videoconferenze.
8. Fermare e invertire la perdita di habitat e il degrado ambientale è il mezzo economicamente più efficace per rallentare la biodiversità, ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Le foreste svolgono un ruolo chiave nella mitigazione del cambiamento climatico e nella riduzione di biodiversità. Il ripristino dei sistemi forestali naturali e il rimboschimento rimangono priorità di importanza critica per
rispetto degli obiettivi in materia di biodiversità e clima, ridurre la domanda di carne nella dieta riduce uno dei principali fattori di conversione dei terreni e dell’agricoltura contributo alle emissioni di gas a effetto serra.
9. Preservare la degradazione del suolo. Anch’esso svolge un ruolo centrale per la biodiversità e la cattura di CO2.
10. La cattura e lo stoccaggio del carbonio rimane un potenziale tecnologia efficace da applicare alle emissioni industrie e centrali ad alta intensità energetica, ma
progressi sono stati troppo lenti per soddisfare le aspettative di traslochi su larga scala entro il 2030.
11. Il cambiamento climatico impatta sulla salute degli esseri umani quindi agire sui di esso significa migliorare la qualità della vita di tutti.
12. Il cambiamento deve avvenire con urgenza in quanto la crescita antropica ha portato a dei fenomeni che oramai sono irreversibili.
13. Le soluzioni per affrontare il cambiamento climatico e invertire la perdita di biodiversità si trovano attraverso cambiamento e la trasformazione attraverso la tecnologia, la politica, la cultura, economico e sociale su scale locali, regionali e globali.
14. Soluzioni economiche semplici per affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità sono ben noti ma poco applicati; per esempio, i governi continuano a sovvenzionare i combustibili fossili e altri pratiche dannose per l’ambiente, quali la pesca eccessiva, e di investire in attività dannose che minano, piuttosto che proteggere il capitale naturale (EASAC, 2020b). Cinque volte tanto viene speso dai governi a livello globale sulle attività che danneggiano la biodiversità, come i fossili
i combustibili, l’estrazione mineraria e l’agricoltura, per proteggerla (OCSE,
2020).
15. Il ruolo dell’agricoltura. I sistemi alimentari devono adattarsi al cambiamento climatico, ridurre il loro contributo alle emissioni di gas a effetto serra, ridurre i rifiuti,
aumentare i modelli di consumo sostenibile e integrare considerazioni sul clima e sulla biodiversità nell’alimentazione scelte.
16. L’adattamento e la previsione dei fenomeni estremi del clima sarà sempre più necessario per prevenirne gli effetti catastrofici.
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