Aviazione sostenibile: Piemonte pioniere dell’industria aerospaziale

La Regione ha sottoscritto l'accordo di collaborazione con il partenariato europeo Clean Aviation

La Regione Piemonte ha sottoscritto l’accordo di collaborazione con il partenariato europeo Clean Aviation nell’ambito dell’aviazione sostenibile. Il programma si concentra sull’esplorazione e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, spaziando dai sistemi di propulsione ibrida ed elettrica per i velivoli regionali alla realizzazione di aeromobili caratterizzati da architetture ultra-efficienti e innovative.

aviazione sostenibile
Foto di Samuel’s Photos su Unsplash.

Aviazione sostenibile: da Regione Piemonte investimenti mirati

La partnership con Clean Aviation, sostenuto da Horizon Europe e da importanti attori del settore, “consolida il ruolo del Piemonte nell’industria aerospaziale e apre nuove prospettive per una transizione sostenibile e tecnologicamente avanzata dell’aviazione” afferma nella nota stampa Andrea Tronzano, assessore regionale allo Sviluppo delle attività produttive. La priorità della Regione è sostenere l’ecosistema con investimenti mirati, stimolando l’innovazione e la collaborazione tra imprese e centri di ricerca, tenendo presente che proprio il Piemonte “è uno dei territori europei più avanzati nel settore aerospaziale, con oltre 35.000 addetti e un fatturato di 8 miliardi di euro” sottolinea Tronzano.

Clean Aviation, sostenuto da Horizon Europe e da importanti attori del settore, si inserisce nella strategia europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050: “Un obiettivo ambizioso, considerata la previsione di un triplicarsi della domanda di voli nello stesso arco temporale e il rischio, senza interventi mirati, di un raddoppio delle emissioni del trasporto aereo” evidenzia la nota stampa.

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Aerei a zero emissioni entro la metà del prossimo decennio

Particolare attenzione è rivolta all’utilizzo dell’idrogeno come fonte di alimentazione, con l’obiettivo di portare nei cieli aerei a zero emissioni entro la metà del prossimo decennio: “Questa nuova fase di ricerca si fonda sulle solide basi dei precedenti programmi europei Clean Sky 1 e Clean Sky 2, che hanno già permesso lo sviluppo di oltre mille tecnologie e la realizzazione di numerosi dimostratori, grazie all’impegno congiunto di più di 5.000 scienziati e ingegneri di 30 Paesi” si legge a commento.

A partire da qui, i passi necessari per affrontare questa sfida sono lo sviluppo di velivoli con entrata in servizio entro il 2035 che abbiano una riduzione del 30% delle emissioni di gas serra, oltre a rinnovare oltre il 75% della flotta aerea attuale entro il 2050: “Un processo che non rappresenta solo un’esigenza ambientale, ma anche un’enorme opportunità economica, con ricadute significative sull’occupazione e sulla competitività dell’industria europea” conclude la nota stampa.

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