La Regione Piemonte ha sottoscritto l’accordo di collaborazione con il partenariato europeo Clean Aviation nell’ambito dell’aviazione sostenibile. Il programma si concentra sull’esplorazione e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, spaziando dai sistemi di propulsione ibrida ed elettrica per i velivoli regionali alla realizzazione di aeromobili caratterizzati da architetture ultra-efficienti e innovative.
Aviazione sostenibile: da Regione Piemonte investimenti mirati
La partnership con Clean Aviation, sostenuto da Horizon Europe e da importanti attori del settore, “consolida il ruolo del Piemonte nell’industria aerospaziale e apre nuove prospettive per una transizione sostenibile e tecnologicamente avanzata dell’aviazione” afferma nella nota stampa Andrea Tronzano, assessore regionale allo Sviluppo delle attività produttive. La priorità della Regione è sostenere l’ecosistema con investimenti mirati, stimolando l’innovazione e la collaborazione tra imprese e centri di ricerca, tenendo presente che proprio il Piemonte “è uno dei territori europei più avanzati nel settore aerospaziale, con oltre 35.000 addetti e un fatturato di 8 miliardi di euro” sottolinea Tronzano.
Clean Aviation, sostenuto da Horizon Europe e da importanti attori del settore, si inserisce nella strategia europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050: “Un obiettivo ambizioso, considerata la previsione di un triplicarsi della domanda di voli nello stesso arco temporale e il rischio, senza interventi mirati, di un raddoppio delle emissioni del trasporto aereo” evidenzia la nota stampa.
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Aerei a zero emissioni entro la metà del prossimo decennio
Particolare attenzione è rivolta all’utilizzo dell’idrogeno come fonte di alimentazione, con l’obiettivo di portare nei cieli aerei a zero emissioni entro la metà del prossimo decennio: “Questa nuova fase di ricerca si fonda sulle solide basi dei precedenti programmi europei Clean Sky 1 e Clean Sky 2, che hanno già permesso lo sviluppo di oltre mille tecnologie e la realizzazione di numerosi dimostratori, grazie all’impegno congiunto di più di 5.000 scienziati e ingegneri di 30 Paesi” si legge a commento.
A partire da qui, i passi necessari per affrontare questa sfida sono lo sviluppo di velivoli con entrata in servizio entro il 2035 che abbiano una riduzione del 30% delle emissioni di gas serra, oltre a rinnovare oltre il 75% della flotta aerea attuale entro il 2050: “Un processo che non rappresenta solo un’esigenza ambientale, ma anche un’enorme opportunità economica, con ricadute significative sull’occupazione e sulla competitività dell’industria europea” conclude la nota stampa.
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