Attivato il primo impianto italiano di cattura e stoccaggio CO2

Il progetto, al polo Eni di Ravenna, garantirà un abbattimento delle emissioni di oltre il 90%

È entrato in funzione il primo impianto italiano di cattura e stoccaggio di CO2 sito presso la centrale di trattamento del gas naturale di Eni a Ravenna, in località Casalborsetti.

CO2
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Catturerà 25mila tonnellate all’anno di CO2

L’impianto è stato progettato per separare, purificare e comprimere un volume di emissioni di CO2 stimato in circa 25mila tonnellate all’anno. Il progetto garantirà un abbattimento delle emissioni di oltre il 90%. Operando con una concentrazione carbonica inferiore al 3% e a pressione atmosferica, l’impianto rappresenta il primo progetto al mondo su scala industriale con livelli così elevati di efficienza.

Le attività di engineering, procurement e construction sono state realizzate da Maire, attraverso le controllate Nextchem (sustainable technology solutions) e Kt (integrated E&c solutions). Il progetto rappresenta “una pietra miliare nel consolidamento dell’intera catena del valore della CCUS (dalla cattura allo stoccaggio) e una soluzione per la decarbonizzazione di crescente importanza giocando un ruolo fondamentale per la sostenibilità ambientale” si legge nella nota stampa.

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Impianto ad alta efficienza con basso consumo energetico

Facendo leva sull’approccio integrato capace di combinare innovazione e fornire soluzioni di engineering & construction, in qualità di integratore tecnologico, Nextchem ha sviluppato una propria soluzione innovativa in grado di combinare una tecnologia di terze parti e consentire un’efficiente cattura della CO2 dai gas di emissione, operando ad alta efficienza con un basso consumo energetico anche a concentrazioni estremamente basse.

Con questo progetto, il player consolida il track record nella cattura della CO2, ottimizzando la gestione del calore e l’uso dell’energia. Una mission che punta allo “sviluppo di nuove soluzioni altamente performanti che aiutino a decarbonizzare un settore hard-to-abate” afferma nella nota Alessandro Bernini, CEO di Maire, sottolineando che la tecnologica utilizzata è un driver “a supporto di importanti attori del mercato e del nostro ruolo nel potenziamento della filiera industriale italiana”.

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