Anche i pesci sono stressati

Individuare la presenza di molecole legate allo stress nell’epidermide dei pesci può fornire informazioni preziose sulla qualità dell’ambiente in cui vivono.

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Foto di David Clode su Unsplash

Ha suscitato molto scalpore la notizia degli oltre cento delfini morti nell’Amazzonia brasiliana per colpa delle temperature particolarmente elevate del lago Tefé. Il riscaldamento delle acque non è l’unico fattore che influisce negativamente sulla fauna acquatica.

I ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto di scienze polari del CNR hanno messo a punto un metodo analitico per individuare nell’epidermide e nelle scaglie dei pesci le molecole legate allo stress, come cortisolo e cortisone, così da misurare la qualità degli ambienti acquatici.

Lo studio che ha coinvolto i pesci “sentinella” della laguna di Venezia

L’analisi, pubblicata a settembre sulla rivista Science of the Total Environment, ha preso in esame gli esemplari della specie Aphanius fasciatus che popolano la laguna di Venezia. Si tratta di pesci “sentinella” che richiedono specifiche condizioni ambientali per la sopravvivenza e che, quindi, possono essere messe a rischio da variazioni dovute all’attività antropica.

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Aphanius fasciatus

“Per la prima volta, abbiamo misurato cortisolo e cortisone in Aphanius fasciatus”, spiega Giovanna Mazzi, dottoranda in scienze ambientali e coautrice dello studio. I livelli di cortisolo e cortisone presenti nel film di epidermide che ricopre le scaglie permettono di studiare lo stress acuto, cioè come il pesce reagisce a stimoli improvvisi. La concentrazione degli stessi ormoni nelle scaglie, invece, può dare informazioni sullo stress cronico.

Un metodo innovativo, replicabile per altre specie

“Possiamo quindi dire che oggi è possibile osservare, separatamente, lo stress acuto e lo stress cronico dei pesci come misura per comprendere la qualità e i cambiamenti dell’ambiente acquatico locale. Il metodo che abbiamo sviluppato si può replicare per altre specie”.

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Il metodo prevede l’utilizzo della cromatografia liquida accoppiata a spettrometria di massa tandem (HPLC-MS/MS), che permette analisi quantitative di bassissime concentrazioni con un elevato grado di accuratezzaprecisione. Potrà, quindi, dare un contributo fondamentale alla salvaguardia degli ecosistemi acquatici e delle tante specie che ospitano.


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