È partita in Francia, per poi espandersi a macchia d’olio in tutta Europa, dal Belgio alla Germania, dall’Italia fino alla Spagna. Parliamo della protesta degli agricoltori che si sono mobilitati contro il caro carburanti e contro alcuni degli obblighi imposti dal Green Deal europeo e dalla Politica agricola comune (PAC).
A preoccupare il settore ci sono anche il rinnovato azzeramento dei dazi sui prodotti agricoli ucraini e l’ipotesi che l’accordo di libero scambio UE-Mercosur, da anni al centro delle trattative con Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, possa saltare sotto i colpi delle critiche di Parigi.
Il Vertice europeo straordinario
Domani, giovedì primo febbraio, sarà una giornata importante: dopo un incontro fra il presidente francese Macron e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si terrà un Vertice UE straordinario sul bilancio, in cui ci sarà modo di discutere anche delle richieste degli agricoltori. La presidenza belga potrebbe addirittura decidere di convocare un Consiglio Agricoltura straordinario a margine del Vertice, secondo quanto riporta Eunews.
The EU continues to stand by Ukraine and Moldova.
Today we renew special trade measures, which are vital to keep 🇺🇦🇲🇩 economies running.
At the same time, we propose safeguards to cushion the impact of these measures on EU farmers.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) January 31, 2024
Le richieste di Coldiretti e degli agricoltori di tutta Europa
Per l’occasione, alle 9:30 in Place du Luxembourg a Bruxelles, avrà luogo la prima mobilitazione comune degli agricoltori di tutta Europa. Coldiretti sarà in prima linea, insieme agli spagnoli di Asaja, ai portoghesi di CAP, ai belgi dell’FWA e altri rappresentanti del settore desiderosi di trasformare le proteste in proposte concrete.
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Accanto al presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ci saranno contadini e allevatori provenienti da tutta Italia “per denunciare, con eclatanti azioni dimostrative, gli effetti delle politiche europee che mettono in pericolo la sopravvivenza delle campagne”, fra cui “l’assurdo obbligo di lasciare i terreni incolti previsto dalla PAC”. Riguardo a questo punto, la Commissione ha preso una decisione già oggi, proponendo una deroga di un anno.
Gli obiettivi di Confagricoltura
Anche la giunta di Confagricoltura ha deciso di avviare una serie di iniziative a Bruxelles per chiedere che le richieste degli agricoltori vengano affrontate con maggiore sollecitudine. Questi gli obiettivi:
- assicurare un reddito adeguato ai produttori agricoli;
- arrivare all’aumento dei livelli di sostenibilità sociale e ambientale senza tagli produttivi;
- favorire la diffusione delle innovazioni tecnologiche utili a fronteggiare le sfide legate ai cambiamenti climatici;
- salvaguardare i prodotti italiani e comunitari dagli effetti di una concorrenza non allineata con le regole dell’Unione per la Sicurezza alimentare;
- assicurare la tutela delle risorse naturali, dei diritti dei lavoratori e del benessere degli animali.
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