Ambientalisti tra fiction e realtà, a Hollywood ci pensa l’Environmental Media Association

L'associazione senza scopo di lucro a cui diversi influencer dell'industria dello spettacolo, imprenditori e icone verdi aderiscono per promuovere il progresso ambientale

L’industria culturale può dare un importante contributo a migliorare la società. Per questo trasformare un racconto, un film, o una sit-com in un veicolo di buone pratiche e di messaggi sostenibili per l’ambiente è un passaggio essenziale per rendere condivisa la battaglia contro il cambiamento climatico e dare un ruolo da protagonisti attivi a tutta la popolazione.

Per farlo al meglio la EMA, la Environmental Media Association ha stabilito un prontuario di suggerimenti che i diversi personaggi possono attuare nelle diverse situazioni che si trovano ad affrontare.

Environmental Media Association
Foto di Mohamed Hassan da Pixabay

Si tratta di un’associazione senza scopo di lucro a cui diversi influencer dell’industria dello spettacolo, imprenditori e icone verdi aderiscono per promuovere il progresso ambientale.

L’associazione assegna anche un punteggio alle produzioni riconoscendo la qualifica di sostenibile a prodotti realizzato nel rispetto delle regole di sostenibilità il cui punteggio massimo è l’EMA Gold Seal  assegnato proprio nelle ultime ore a Only Murder Shulu!  

Nel 2023 sono stati assegnati 318 EMA Seal. Non tutti Gold ma comunque un ottimo risultato.

Una tipologia di approccio già applicata da alcune produzioni italiane come nella fiction “Che Dio ci aiuti” dove i tre consorzi nazionali di alluminio, carta e cartone e plastica, rispettivamente: CialComieco e Corepla inserirono temi dedicati al riciclo tra i personaggi della narrazione.

Un esperienza invece quella delle produzioni sostenibili seguita e premiata dal Green Drop Award alla Mostra del Cinema di Venezia realizzato da Green Cross Italia che anche quest’anno assegnerà la pregiata goccia di vetro di Murano. Il premio verrà assegnato il prossimo 6 settembre.

Far diventare ecologica una trama, il prontuario della Environmental Media Association

Ema intanto cerca di sostenere anche la creatività di sceneggiatori e autori proponendo alcune azioni per i personaggi a casa, in ufficio o a scuola. Vediamone alcune:

  • A casa ad esempio oltre a effettuare il riciclo, usano prodotti compostabili evitando la plastica. Fanno la spesa con borse che si portano da casa
  • Chiudono l’acqua durante la doccia o mentre si lavano i denti. Così anche spengono le luci uscendo dalle stanze.
  • Fuori casa guidano auto a basso impatto ambientale o meglio ancora camminano, prendono i mezzi pubblici o in sharing.
  • Evitano prodotti monouso.
  • In ufficio hanno diverse piante e utilizzano luce naturale.
  • Il personaggio dona i vestiti ai negozi di seconda mano. Evita l’imballaggio di plastica per snack (una mela invece di un sacchetto di patatine). Porta il cibo da casa in contenitori riutilizzabili.
  • Si spengono le luci, computer e apparecchiature quando non sono in uso. Si agisce affinchè in ufficio si passi a livelli di efficienza energetica e ambientali maggiori.

Guardandole bene queste della Environmental Media Association sono tutte considerazioni che possono ispirare la vita dii ognuno di noi.

A queste aggiungono anche delle caratteristiche del personaggio come l’essere ottimisti del clima, o ambientalisti. Insomma per chi volesse c’è davvero molto da scrivere nella fiction sull’ambiente.

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