Altri tre siti di discarica abusivi sono fuori dalla procedura di infrazione europea. Si tratta del sito di Ascoli Satriano in provincia di Foggia in Puglia, del sito di Sant’Arsenio in provincia di Salerno in Campania e di quello a Reggio Calabria nell’omonima provincia calabrese.
I tre dossier sono stati inviati il 1° giugno 2019 a Bruxelles dalla Struttura di Missione, insieme al ministro dell’Ambiente e il 2 giugno 2019 è stata inviata richiesta di espunzione dall’infrazione. Il 19 novembre la Struttura ha trasmesso la nota con la quale la Commissione europea ha comunicato al Paese la regolarizzazione dei tre siti interessati.
Sono in tutto 155 siti bonificati sui 200 iniziali in tre anni a mezzo, cioè dal 2 dicembre 2014, data di inizio della penalità comminata dalla Corte di Giustizie Ue. La sanzione semestrale è diminuita dai 42.800.000 euro agli attuali 9.600.000.
Il risparmio, come evidenziato in una nota stampa, è passato da:
- 4° semestralità: 1 discarica bonificata per un risparmio sulla sanzione pari ad € 400.000 (€ 200.000 ogni semestre)
- 5° semestralità: 6 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad € 2.400.000 (€ 1.200.000 ogni semestre)
- 6° semestralità: 9 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad pari ad € 3.600.000 (€ 1.800.000 ogni semestre)
- 7° semestralità: 12 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad pari ad € 4.800.000 (€ 2.400.000 ogni semestre)
- 8° semestralità: 6 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad pari ad € 2.400.000 (€ 1.200.000 ogni semestre)
- 9° semestralità: 3 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad pari ad € 1.200.000 (€ 600.000 ogni semestre)
Degli 81 siti affidati al Commissario, nominato nel marzo 2017, sono 37 quelli usciti dalle procedure di discariche abusive. Per sei siti “permangono delle condizioni tecnico procedurali che non permettono attualmente la fuoriuscita dall’ infrazione europea e che saranno perfezionati nella prossima semestralità”, specifica la nota.
“La missione sta procedendo applicando la “forza risolutrice” del coordinamento delle azioni ed ‘organizzatrice’ degli Enti coinvolti al “netto” della normativa vigente e possibilmente non causando contenziosi che aumenterebbero solo il tempo della sanzione da corrispondere agli Organi europei”, ha commentato in nota il commissario Giuseppe Vadalà:“Vorrei sottolineare che le 3 discariche fuoriuscite dall’infrazione, per le quali non è più dovuta la sanzione e quindi per le quali l’Italia non pagherà più nessun euro, sono tutte allocate al Sud-Italia, a dimostrazione che i continui sforzi, avviati con ciascun attore sociale, stanno dando i risultati prefissati e il “dispositivo” creato, sta accelerando anche nel Sud-Italia, verso un sistema Paese al passo con gli standard europei”, ha specificato. Una sinergia che è fondamentale in questo lavoro, come evidenziato anche ai microfoni di e7 durante un’intervista realizzata in occasione di Ecomondo. Leggi qui http://www.gruppoitaliaenergia.it/riviste/e7/#13-novembre-2019-n.-281
“Inoltre il recentissimo D.L. 111/2019, cosiddetto “Decreto Clima”, grazie all’azione del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa e dell’intero Governo, ha previsto l’organizzazione della task-force dell’Arma operante in questa missione potenziandola e prevedendo una Struttura che in futuro anche con diverse tipologie organizzative possa essere di ausilio nel risanamento dei territori inquinati dalle discariche abusive o comunque non messe in sicurezza”, conclude in nota Vadalà.
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