Sembrerebbe poco intuitivo, ma, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, un aumento del traffico marittimo nella zona artica, fenomeno conseguente allo scioglimento dei ghiacciai, potrebbe portare a un’attenuazione del riscaldamento della temperatura di questo zone. Tuttavia secondo gli scienziati non c’è nulla da esultare, perché, da un lato, le emissioni delle imbarcazioni potrebbero contribuire a un incremento del rischio di catastrofi naturali e dall’altro l’entità dell’abbassamento della temperatura sarebbe minimo.
Come funziona il fenomeno
In particolare a cambiare, a seguito delle maggiori emissioni delle imbarcazioni sarebbe il clima a livello locale. L’anidride solforosa infatti contribuisce a creare un fenomeno di raffreddamento legato alla formazione di piccoli aerosol altamente riflettenti che diffondono direttamente la radiazione solare incidente. La diminuzione delle temperature sarebbe dell’ordine di un grado.
La situazione dell’Antartide
Se dall’Artico ci spostiamo nella zona antartica la situazione non migliora. Secondo uno studio di Nature, infatti, un riscaldamento di soli 2° C al Polo Sud sarebbe sufficiente per innescare una parziale disintegrazione della calotta polare dell’Est Antartico, se mantenuta per un periodo sufficiente lungo. La calotta antartica orientale sarebbe, secondo i ricercatori, più sensibile al riscaldamento globale precedentemente stimato. Questo fenomeno contribuirebbe a innalzare il livello del mare di diversi metri.
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