Ha avuto inizio la settimana europea della ricerca e dell’innovazione, l’evento organizzato dal Consiglio Europeo per l’Innovazione (EIC), con l’intento di forgiare il futuro dello sviluppo scientifico nell’Unione europea.
Il summit, che riunisce rappresentanti dei paesi membri, ricercatori e politici, si svolge a Bruxelles dal 18 al 21 marzo 2024, in collaborazione con la presidenza belga del Consiglio dell’UE.
40 anni di innovazione e ricerca
“Quest’anno ci troviamo a un crocevia importante nel nostro percorso comune: festeggiamo il 40esimo anniversario del programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE. È l’occasione perfetta per celebrare il nostro passato, fare il punto sul presente e lavorare sul nostro futuro”, ha dichiarato la Commissaria europea per l’Innovazione e la Ricerca Iliana Ivanova, nel corso della cerimonia di apertura che si è svolta il 18 marzo.
Tra i maggiori successi del programma quadro vi è, senza dubbio, il finanziamento dei progetti di ricerca di 33 vincitori del premio Nobel.
I risultati più recenti, invece, raggiunti tra il 2021 e il 2023, sono stati pubblicati all’interno dell’Impact Report 2023 del Consiglio Europeo per l’Innovazione. Tra questi:
- La conclusione di 100 investimenti, per un valore di 1,2 miliardi di euro tramite il Fondo EIC.
- Un valore complessivo di portafoglio di oltre 20 miliardi di euro.
- Un impatto significativo sullo sviluppo delle imprese.
What is the #EUeic‘s impact?
Since 2021, we have:
💰 Concluded nearly 100 investments worth €1.2 B via the EIC Fund
🚀 An overall portfolio value of €70 B
🦄 Over 150 centaurs & 8 unicornsAnd so much more.
Discover the 2023 Impact Report here 👉 https://t.co/a2bFzg2PnQ pic.twitter.com/9JDKIXwAHc
— European Innovation Council (@EUeic) March 18, 2024
Il futuro del programma a cominciare dalla settimana europea della ricerca e dell’innovazione
Indipendenza strategica, cooperazione, flessibilità normativa e competitività internazionale. Questi dovrebbero essere gli obiettivi del programma quadro – secondo gli ospiti del panel – su cui l’Ue dovrebbe investire nei prossimi anni.
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“La società, i politici e le aziende dovrebbero lavorare insieme”, ha dichiarato Willy Borsus, ministro belga dell’Economia e vice-presidente della Vallonia. Solo così l’Ue potrà trovare una propria autonomia strategica nel campo della ricerca e dell’innovazione, e rimanere competitiva sul piano internazionale. Per fare ciò, è altrettanto importante “un sistema di finanziamenti adeguato e un apparato normativo più agile, in grado di attrarre investimenti”, ha proseguito il ministro.
È dello stesso parere Nadia Calviño, presidente della Banca europea per gli investimenti: “L’obiettivo principale dell’Ue è acquistare sovranità in questo campo”. Il futuro dell’Unione europea e della sua sicurezza economica, risiederebbe infatti nella capacità di sviluppare una propria catena del valore, non soffermandosi solo su ricerca e innovazione, ma puntando anche sulle conoscenze tecniche, l’accesso alle materie prime e la transizione ecologica.
“Occorre semplificare il programma di innovazione – ha aggiunto la presidente del CNR Maria Chiara Carrozza – Essere più flessibili per adattarci meglio al futuro. La scienza è in costante evoluzione, pertanto dobbiamo cercare di essere più aperti al cambiamento e alla curiosità”.
Donne, innovazione e ricerca
La cerimonia si è conclusa con il riconoscimento delle vincitrici della decima edizione Premio europeo per le donne nell’innovazione. Ricercatrici che ispirano le future generazioni di inventori, sottolineando l’importanza della diversità e dell’uguaglianza di genere.
Congrats to this year’s #WiPrizeEU winners! 🏆
We are so proud of all 10 exceptional women paving the way to a bright future!
Meet the incredible winners:
👩💼Yuliia Bialetska
👩💼 Rana Sanyal
👩💼 María González MansoMore here: https://t.co/ot52nRMAkK pic.twitter.com/KKPtLVXI8F
— European Institute of Innovation & Technology (@EITeu) March 18, 2024
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