Addio a Papa Francesco

Il Pontefice che ha guardato alla crisi ambientale come alla crisi della sua Chiesa

Papa Francesco, il papa che oltre a riformare la Chiesa ha guardato all’ambiente e alla sua tutela come un elemento essenziale della cura della cristianità si è spento ieri 21 aprile.

Con la Laudato sì del 2018 ha chiaramente enunciato i cardini della cura della Casa Comune in cui ha identificato come la crisi ecologica sia una crisi antropologica, collegata alla crisi di valori umani e alla mancanza di rispetto per la natura.
Per questo la cura per la “casa comune” è un dovere di tutti, indipendentemente dalla fede professata.  Un concetto che guarda al creato come interconnesso con ambiente, società, economia e cultura.
Una crisi ambientale, quella denunciata da Papa Francesco, che colpisce particolarmente i più poveri e deboli, i quali sono spesso le prime vittime dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento.
Per questo nel suo pensiero la cura per l’ambiente non poteva essere separata dalla giustizia sociale, in quanto la degradazione ambientale spesso è causata da sistemi economici ingiusti.
Un Papa che ha invitato al dialogo e alla collaborazione tra tutti: governi, aziende, organizzazioni internazionali e singoli cittadini, per affrontare la crisi ecologica.
Identificando in ogni individuo un potenziale che possa per prendersi cura dell’ambiente, adottando scelte sostenibili nel quotidiano.
papa francesco
Foto di Annett_Klingner da Pixabay

Una impronta quella ecologica che lo ha visto agire in diverse azioni concrete nella stessa gestione della Chiesa e mostrando scelte, dove possibile sempre più sostenibili. Ad esempio scegliendo di spostarsi con l’auto elettrica e di istallare un importante impianto fotovoltaico sul tetto della Aula Nervi.

In tempi di Covid 19 il 1° settembre in occasione della “Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato” disse: “L’attuale pandemia ci ha portati in qualche modo a riscoprire stili di vita più semplici e sostenibili. La crisi, in un certo senso, ci ha dato la possibilità di sviluppare nuovi modi di vivere. Dobbiamo esaminare le nostre abitudini nell’uso dell’energia, nei consumi, nei trasporti e nell’alimentazione”.
Il messaggio di Papa Francesco sull’ambiente è un invito a un cambiamento profondo, che riguarda la nostra relazione con la natura, la società e la nostra responsabilità verso le generazioni future.

La messa funebre del Romano Pontefice Francesco si terrà sabato 26 aprile 2025 alle ore 10.00, primo giorno dei Novendiali, sul sagrato della Basilica di San Pietro.

La Liturgia esequiale sarà presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.