Sviluppare programmi di ricerca congiunti per intervenire in diverse aree, tra cui geologia e sviluppo di riserve di idrocarburi non convenzionali. E’ questo il perno attorno a cui ruota l’accordo trilaterale di ricerca e cooperazione tecnologica tra il Politecnico di Torino, la GUBKIN University e Rosneft, la principale impresa a controllo pubblico del settore petrolifero russo. Il documento è stato firmato il 25 maggio, nel corso del XXII Forum economico internazionale di San Pietroburgo, dall’amministratore delegato di Rosneft Igor Sechin, dal rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco e dal rettore della Gubkin University Viktor Martynov. Per il Politecnico era presente alla firma il Referente del Rettore per i rapporti con la Federazione Russa Stefano Lo Russo.
Cosa prevede l’accordo
Nell’ambito dell’accordo, che prevede collaborazioni in aree come geologia, sviluppo di riserve di idrocarburi non convenzionali, sicurezza ambientale e industriale, smaltimento dei fanghi oleosi, progetti offshore, automazione e robotica, le parti in causa svilupperanno tecnologie proprie. Oltre a questi sistemi verranno sviluppate anche nuove soluzioni.
Il consolidamento di una partnership con attori di primo piano
“Il Politecnico vanta nel settore Oil & Gas una solida tradizione, sia nella ricerca, che nella formazione di alto livello. Le nuove tecnologie rappresentano un tassello fondamentale negli assi di sviluppo della ricerca applicata anche ai settori industriali più tradizionali. In questo quadro il consolidamento di partnership con attori di primo piano del settore petrolifero globale come Rosneft e GazProm Neft confermano il ruolo di rilievo nel panorama internazionale del nostro Ateneo in un settore estremamente interessante per il sistema territoriale torinese e piemontese e sono pienamente coerenti con la strategia di ulteriore potenziamento della collaborazione con il sistema imprenditoriale italiano che può essere svolto all’estero dal nostro Ateneo”, commenta il Rettore del Politecnico Guido Saracco.
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