Lo scorso 13 ottobre, a Terracina, veterani della subacquea locale hanno partecipato, prestandosi volontariamente, a un’azione di pulizia dei fondali marini dai rifiuti plastici e dalle reti abbandonate o perse. Nello specifico la raccolta è avvenuta in una zona conosciuta come “Il Quadro” di fronte al promontorio del Circeo, importantissima per il ripopolamento ittico, e, come spiega una nota di Confcommercio, “infestata da anni da reti e nasse che continuano a intrappolare rifiuti e pesci impendendo il ripopolamento ittico, rendendo inutilizzabili molte tane e depauperando gli stock ittici dell’intera area”.
I promotori
L’iniziativa è coordinata dal Circolo Legambiente Terracina – Pisco Montano e dalla rete Plastic Free Beaches Terracina, all’interno del progetto sperimentale “Fishing For Litter Terracina”, inquadrato nel Protocollo firmato dalla Regione Lazio con Arpa Lazio e Corepla lo scorso 3 luglio, di cui Terracina è sito di attuazione sperimentale insieme ad Ostia e Fiumicino. Nello specifico l’azione è stata pianificata e coordinata dai soci volontari sub del Circolo Legambiente di Terracina Piergiorgio Trillò e Marco Finucci, e che ha visto la partecipazione operativa di veterani della subacquea locale come Stefano De Prosperis.
Obiettivi
L’obiettivo dell’operazione è quello di abbinare alla raccolta e al riciclo delle plastiche in mare anche la verifica e la misurazione delle quantità e delle tipologie dei rifiuti recuperati dalle imbarcazioni per consentire di migliorare la riciclabilità dei rifiuti. L’iniziativa gode del patrocinio e del supporto della Capitaneria Di Porto Di Gaeta – Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina al comando del TV Alessandro Poerio.
Smaltimento dei rifiuti
Al termine dell’azione è avvenuto lo smaltimento dei rifiuti, assicurato dalla società Gestore RSU De Vizia Transfer SpA e Urbaser SA. Queste realtà supportano il progetto sperimentale Fishing for Litter Terracina.
Il ruolo di supporto del peschereccio Piramide
All’iniziativa hanno partecipato anche i Comandanti dei Pescherecci che partecipano al Progetto “Fishing for Litter Terracina” Domenico Monti, Quirino Alla, Quirino Cicerano. In particolare il Peschereccio PIRAMIDE, al comando di Domenico e Claudio Monti, ha coadiuvato i sub nella raccolta a bordo dei rifiuti marini e delle reti, issate sull’imbarcazione tramite un verricello.
Un’azione complessa e importante
“Con questa azione, sicuramente molto complessa ma importante, Terracina si conferma al centro delle politiche regionali, nazionali, europee contro le plastiche in mare e i pescatori di Terracina, grazie all’azione del nostro Circolo, stanno già contribuendo da alcuni mesi a liberare l’ambiente marino dalle plastiche e da altre tipologie di rifiuti portando in porto i rifiuti che poi vengono avviati al riciclo. Proprio i pescatori, che rappresentano i primi “guardiani del mare”, possono diventare davvero i protagonisti di questa battaglia contro la plastica in mare come ci confermano i dati del nostro progetto “FishingForlitter Terracina” che ha visto già la raccolta di alcune tonnellate di rifiuti in pochi mesi, rifiuti posti in appositi sacchi che una volta sbarcati sulla banchina del porto possono essere classificati e successivamente destinati allo smaltimento e al riciclo”, sottolinea in una nota Gabriele Subiaco, VicePresidente del Circolo, responsabile del Progetto di Fishing for Litter Terracina e referente per l’attuazione del protocollo della Regione Lazio.
L’auspicio di un’azione regionale incisiva
“Il nostro Circolo di Terracina, da anni sito di attuazione regionale della direttiva europea Marine Strategy con le sue campagne sul Beach e Marine litter, sta lavorando, in coordinamento con Legambiente Lazio, sia a livello regionale che nazionale per rimuovere gli ostacoli delle normative vigenti e auspica al più presto una azione regionale incisiva sul Fishing for Litter, con progetti concreti, schemi incentivanti e premialita’ per i pescatori. Il Protocollo regionale firmato lo scorso luglio con Arpa Lazio e Corepla per il recupero e riciclo delle plastiche in mare, da Massimiliano Valeriani Assessore alle Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero, rappresenta sicuramente un buon inizio, ma ci aspettiamo a breve l’approvazione della Proposta di Legge (Atto Camera 691) di Rossella Muroni che consentirà ai pescherecci di raccogliere i rifiuti marini, facendo in modo che la plastica abbandonata in mare sia considerata un “rifiuto solido marino” per facilitarne così lo smaltimento ed il riciclo”, aggiunge Subiaco.
Il 27 ottobre l’Ischia Clean Blitz
Sub e pescatori saranno protagonisti anche di un’altra iniziativa di pulizia del mare. il prossimo 27 ottobre è infatti fissato l’Ischia Clean Blitz, un’operazione che vede tutti i sindaci di dell’isola campana scendere in campo per la tutela della risorsa mare. Nello specifico 7 Operatori Tecnico Subacquei entreranno in azione, affiancati da più di 10 sub per fare video e foto in 12 i punti di immersione. Parteciperanno all’operazione anche i mezzi dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, le motovedette della Guardia Costiera, il nucleo subacquei dell’Arma dei Carabinieri e barche da pesca e pescherecci.
Fare sistema per proteggere il mare
Nell’ambito del progetto sono messi a sistema tutti i Comuni di Ischia per la salvaguardia dei fondali marini. Il tutto attraverso il contributo di pescatori e volontari, con il coordinamento di un’Area Marina Protetta, in questo caso quella del “Regno di Nettuno”.
“Puntiamo alla protezione dell’ecosistema marino, sempre più minacciato dalla presenza di rifiuti che giacciono sia sui fondali che in superficie. I rifiuti galleggianti rinvenuti ogni anno sono numerosi e di vario tipo, soprattutto in una zona urbanizzata come l’AMP del Regno di Nettuno – spiega in una nota Antonino Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta (AMP) “Regno di Nettuno” – con i suoi flussi turistici considerevoli e dove numerosissime sono le imbarcazioni da diporto che transitano durante il periodo estivo“.
Il contributo dei pescatori locali
I pescatori locali hanno dato la loro piena disponibilità a supportare l’iniziativa durante le operazioni di salvaguardia e tutela del mare. Le operazioni saranno effettuate con il supporto dell’AMP e della Capitaneria di Porto e, grazie alla disponibilità del Comune di Ischia, il materiale recuperato sarà trasportato presso il porto in modo da garantirne il corretto ritiro da parte del gestore del servizio di igiene urbana, la IschiAmbiente, per lo smaltimento a norma di legge.
Il ruolo dei cittadini
Anche i cittadini potranno contribuire all’iniziativa facendo delle segnalazioni sul portale di Citizen Science dell’Area Marina, nelle sezioni dedicate: “PLASTICHE, MARINE LITTER E RIFIUTI INGOMBRANTI” ed “AMBIENTE E LEGALITA’”.
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