Record nelle energie rinnovabili per il 2023 con un +18% di nuovi posti di lavoro. Stando all’ultimo report realizzato dall’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) e dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) il Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2024. L’indagine evidenzia come si passi dal 13,7 milioni nel 2022 a 16,2 milioni.
La classifica del lavoro in energie rinnovabili nel mondo
Il quadro globale disomogeneo. Prima anche qui è la Cina, d’altronde due terzi della nuova capacità globale di energia solare ed eolica sono stati installati solo in Cina. Non a caso è qui che ci sono circa 7,4 milioni di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, pari al 45% del totale complessivo. Ma l’Unione Europea è seconda con 1,8 milioni di posti di lavoro, il Brasile con 1,56 milioni, mentre Stati Uniti e India con quasi 1 milione ciascuno.
Restano le diseguaglianze di genere
Le donne rappresentano il 32% della forza lavoro totale nel settore delle energie rinnovabili, ma continuano a occupare una quota disuguale. per quanto siano in costante crescita. Dal report emerge l’attenzione sull’importanza di generare valore a livello generale non solo tecnologico con la creazione di posti di lavoro dignitosi dove diventa centrale la partecipazione attiva dei lavoratori e delle comunità nella definizione della transizione energetica.
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“Investire in istruzione, competenze e formazione contribuisce a riqualificare tutti i lavoratori provenienti dai settori dei combustibili fossili, ad affrontare le disparità di genere o di altro tipo e a preparare la forza lavoro ai nuovi ruoli nel campo dell’energia pulita” ha spiegato il direttore generale di OIL, Gilbert F. Houngbo. “È fondamentale se intendiamo dotare i lavoratori delle conoscenze e delle competenze necessarie per ottenere posti di lavoro dignitosi e garantire una transizione energetica che sia giusta e sostenibile. Una transizione sostenibile è proprio ciò che ci chiede l’Accordo di Parigi e che ci siamo impegnati a realizzare quando l’abbiamo sottoscritto”.
La domanda di lavoratori qualificati crea molte opportunità per una serie variata di competenze, consentendo lo sviluppo delle competenze locali e favorendo lo sviluppo delle imprese.
2023 record posti di lavoro ecco le tipologie e i settori
Il settore più in crescita è il solare fotovoltaico (PV) con 7,2 milioni di posti di lavoro. Di questi, 4,6 milioni sono in Cina. Segue il settore biocarburanti liquidi terzo il settore dell’energia idroelettrica e infine l’eolico.
In base ai settori ci sono delle nazioni più performanti. Ad esempio il Brasile è in cima alla classifica dei biocarburanti, con un terzo dei 2,8 milioni di posti di lavoro nel mondo in questo settore. Al secondo posto l’Indonesia, con un quarto dei posti di lavoro globali nel settore.
Scende un po’ la crescita nel comparto dell’energia idroelettrica passando dai posti di lavoro diretti 2,5 milioni nel 2022 a 2,3 milioni. Cina, India, Brasile, Vietnam e Pakistan sono i paesi con maggiori datori di lavoro del settore.
Per l’eolico troviamo Cina ed Europa come aree in cui predomina il comparto. Rispettivamente hanno il 52% e il 21% al totale complessivo di 1,5 milioni di posti di lavoro.
Africa fanalino di coda nonostante le opportunità del territorio
Fanalino di risorse l’Africa che nel 2023 ha soli 324.000 posti di lavoro totali nel settore. Si tratta di un area geografica in cui ci sonio ancora diverse barriere all’accesso all’energia e all’imprenditoria femminile a riguardo.
Su questo si espresso Francesco La Camera, direttore generale di IRENA, che ha ribadito come: “La storia della transizione energetica e dei suoi vantaggi socio-economici non dovrebbe riguardare una o due regioni. Se vogliamo rispettare la nostra promessa collettiva di triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030, il mondo deve impegnarsi e sostenere le regioni emarginate nell’affrontare le barriere che impediscono il progresso nella transizione. Una più stretta collaborazione internazionale può raccogliere finanziamenti maggiori per il sostegno alle politiche e lo sviluppo delle capacità nei Paesi che non hanno ancora beneficiato della creazione di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili.”
Le linee guida per una transizione giusta
La definizione delle politiche deve ispirarsi a un quadro olistico che tenga conto non solo della dimensione tecnologica ma anche di quella socioeconomica della transizione.
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