- Epson e lo stilista giapponese Yuima Nakazato lavoreranno insieme alla realizzazione di capi tramite la stampa digitale su tessuto.
- Inoltre, la Epson Dry Fibre Technology offre la possibilità di produrre tessuti riciclati da capi usati per confezionare nuovi abiti.
L’impatto ambientale del settore della moda è notevole, considerando l’acqua che consuma, le emissioni che genera e i rifiuti che produce. Molti designer, però, si stanno impegnando per ridurlo. È il caso dello stilista giapponese Yuima Nakazato che, in occasione della Paris Haute Couture Fashion Week primavera-estate 2023, ha annunciato una collaborazione triennale con Epson per la realizzazione di capi più sostenibili.
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Le opportunità offerte dalla Epson Dry Fibre Technology
Il passaggio alla stampa digitale su tessuto consente infatti di ridurre gli sprechi e l’inquinamento. Inoltre, Nakazato ha recuperato circa 150 chili di abiti usati provenienti dall’Africa: tramite la Dry Fibre Technology, Epson ha ricomposto la fibra e prodotto più di 50 metri di nuovo tessuto non tessuto, in parte stampato con la stampante digitale Monna Lisa usando inchiostri a pigmenti.
“Pur essendo ancora in una fase iniziale, la Epson Dry Fibre Technology offre la possibilità di produrre tessuti riciclati da capi usati per realizzare nuovi abiti. Abbinata alla stampa digitale con inchiostri a pigmenti, può rendere il futuro della moda ancora più sostenibile, limitando significativamente il consumo di acqua e consentendo agli stilisti di dare libero sfogo alla loro creatività”. Queste le parole di Hitoshi Igarashi, responsabile della Printing Solutions Division di Epson.
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