L’uso per la distribuzione in rete dell’idrogeno, con una compatibilità fino al 20%, sperimentazioni che partiranno nei prossimi mesi in provincia di Modena, e un nuovo design eco, ottenuto tramite l’impiego di plastica riciclata. Queste le principali novità che caratterizzano l’ultima versione del Nexmeter, lo smart meter gas 4.0 del gruppo Hera presentato il 30 novembre in anteprima alla fiera Enlit di Milano, di cui Gruppo Italia Energia è country media partner.
Un lancio che arriva a due anni di distanza dalla versione svelata a Parigi, nel novembre del 2019, durante la European Utility Week. Alle precedenti funzionalità del contatore, che già consentivano di rilevare perdite di gas e interrompere il servizio in caso di scosse sismiche, si sono aggiunte nuove compatibilità, presentate da Hera e dai propri partner in una conferenza stampa e in una cerimonia di unveiling.
Novità in arrivo per l’idrogeno
Innanzitutto ci sono novità per l’idrogeno. Nei prossimi mesi partiranno le sperimentazioni da Castelfranco Emilia: vi sarà l’immissione di una miscela di gas naturale e idrogeno in una porzione della rete di distribuzione gestita dalla multiutility e saranno coinvolti circa 30 nuclei familiari, secondo le stime di Hera. Sul nuovo design, per il quale è stata utilizzata plastica riciclata fino al 68%, è stata invece avviata una collaborazione con Aliplast, società controllata da Hera e specializzata nel riciclo.
“Azioni e investimenti per l’economia circolare e l’innovazione guidano, infatti, le strategie del nostro piano industriale, in linea con gli orientamenti europei e gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030”, ha commentato Stefano Venier, amministratore delegato del gruppo Hera.
Obiettivo: installare 300.000 dispositivi entro il 2023
Gli apparecchi già in funzione sono 70.000 e l’obiettivo al 2023 è quello di installare 300.000 dispositivi, di cui 200.000 in plastica riciclata. Per le nuove funzionalità del contatore, Hera ha ottenuto il bollino di compatibilità per le miscele di green gas, grazie alla certificazione di natura metrologica effettuata da Tifernogas, organismo notificato secondo le Direttive in materia, e all’analisi di natura costruttiva sulla compatibilità dei materiali con il blending di idrogeno e metano eseguita da Rina, società di ingegneria e consulenza, ispezione, garanzia e controllo della qualità nel settore energetico.
Andrea Bombardi, vicepresidente Rina, che durante il lancio del Nexmeter ha consegnato l’analisi ad Hera, ha definito il prodotto come “un esempio concreto di quella che può essere la filiera dell’idrogeno”, anche in virtù della necessità di “avere una rete pronta anche a trasportarlo”.
Carlo Andriolo, amministratore delegato di Aliplast, ha definito una sfida la progettazione del nuovo Nexmeter, con un impegno da parte del team di ricerca “nella selezione dei singoli polimeri da utilizzare”. Ha inoltre ricordato l’importanza di assistere i clienti “nelle attività di ecodesign” e dunque nel fine vita degli oggetti.
Tecnologia flessibile da esportare su altri mercati
Il progetto è stato viluppato con la collaborazione della multinazionale giapponese Panasonic e di Pietro Fiorentini, azienda attiva nella realizzazione di prodotti e servizi per la filiera del gas.
Nel corso della cerimonia di unveiling, Massimo Grimaldi, appliance & smart metering section head di Panasonic, ha approfondito le possibilità di esportare il prodotto in altri mercati, osservando che si tratta di un’iniziativa “destinata a crescere” e che “la tecnologia è stata sviluppata con criteri di flessibilità ed è molto facile adattarla alle diverse esigenze” di altri Paesi.
“Il successo del progetto rappresenta la testimonianza dell’impegno di Pietro Fiorentini a instaurare un dialogo continuo e costruttivo con i nostri partner Hera e Panasonic, per realizzare insieme soluzioni tecnologicamente avanzate, competitive e pienamente rispettose dell’ambiente, tematiche molto importanti per il nostro gruppo”, ha dichiarato Cristiano Nardi, presidente esecutivo del Gruppo Pietro Fiorentini.
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