Tre nuovi aerei commerciali alimentati a idrogeno. Sono altrettanti i progetti presentati il 21 settembre da Airbus, frutto della ricerca congiunta sui veicoli ibridi ed elettrici siglata con easyJet nel 2019. Già per il 2035 si aspetta il volo del primo aereo.
Aerei a idrogeno: progetto congiunto di ricerca
L’impegno di easyJet “in favore di un’industria dell’aviazione più sostenibile dal punto di vista ambientale” è forte, commenta amministratore delegato Johan Lundgren. Lo sviluppo di nuove tecnologie, ne è convinto, è la giusta risposta “con l’obiettivo di essere tra i primi ad adottarle quando arriveranno sul mercato”.
Il progetto congiunto di ricerca si snoda su tre aspetti: punta a definire gli effetti sull’infrastruttura e sulle operazioni di nuovi mezzi alimentati da celle a combustibile a idrogeno e a individuare i criteri per l’introduzione su larga scala di velivoli di prossima generazione.
La filosofia green di easyJet
Le operazioni di easyJet “si concentrano su rotte lunghe in media circa 1.100 km”, aggiunge l’a.d, e “la consapevolezza del potere di tecnologie dirompenti come l’elettricità e l’idrogeno per reinventare l’aviazione sta guadagnando slancio”.
Da tempo la compagnia ha intrapreso il proprio percorso di decarbonizzazione: lavora anche con la start-up statunitense Wright electric, per costruire un jet passeggeri completamente elettrico, e dal novembre 2019 è la prima azienda a operare su tutta la rete voli che compensano le emissioni di anidride carbonica.
Inoltre, si impegna a sfruttare motori a basso consumo di carburante e più silenziosi. Dal 2000 ha ridotto del 33,67% le emissioni di carbonio per ogni chilometro percorso da un passeggero e punta a una riduzione del 38% entro il 2022.
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