Tendiamo spesso a pensare alla “natura” come a una realtà estranea rispetto alla nostra, dimenticandoci che, in realtà, ne facciamo parte anche noi. Non a caso, il tema scelto per l’edizione 2023 della Giornata mondiale dell’habitat (World Habitat Day), celebrata il primo lunedì di ottobre, riguarda le “economie urbane resilienti”. Le città, sostanzialmente, che nel 2050 costituiranno l’habitat di circa due terzi della popolazione mondiale.
Il ruolo delle città nel percorso verso la neutralità climatica
Di fronte a uno scenario simile, i centri urbani sono chiamati a:
- ridurre il proprio impatto ambientale, considerando che attualmente sono responsabili del 70 per cento delle emissioni globali di CO2;
- adottare strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, che prevengano i danni causati dagli eventi meteorologici estremi e da fenomeni come le isole di calore o l’innalzamento del livello dei mari;
- investire in un’economia a zero emissioni nette.
Gli strumenti a disposizione delle economie urbane
“L’azione a livello locale è vitale, e la cooperazione internazionale indispensabile. Impegniamoci a costruire degli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili per tutti, in ogni parte del mondo”, ha dichiarato il segretario generale dell’ONU, António Guterres. Per centrare l’obiettivo, il Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-Habitat) ha istituito tre strumenti da mettere a disposizione delle amministrazioni locali.
1. Cities Investment Facility (CIF)
È un’iniziativa che coinvolge una moltitudine di stakeholder con l’obiettivo di sbloccare significativi flussi di capitali con cui finanziare progetti volti a rendere le città più sostenibili. Ogni progetto è seguito dall’inizio alla fine, da una prima valutazione a una vera e propria fase di consulenza, fino all’accesso ai finanziamenti.
2. Guarantee Facility for Sustainable Cities
È un programma che, in ambito europeo, mette 154 milioni di euro al servizio dello sviluppo sostenibile. Verrà impiegato per sostenere operazioni che consentiranno di testare soluzioni di finanziamento innovative per la realizzazione di infrastrutture in Africa e nel Sudest asiatico.
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3. Rapid Own Source Revenue Analysis (ROSRA)
È uno strumento che permette alle amministrazioni locali di ottimizzare le proprie fonti di reddito e aumentare le entrate. Lo scopo è anche quello di individuare le priorità fra le opzioni politiche esistenti e definire traiettorie di riforma economicamente vantaggiose.
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