Analizzare in tempo reale, registrando dati a intervalli orari regolari, lo sviluppo vegetativo e produttivo delle piante. E’ quello che consente di fare “PhenoPiCam”, un nuovo prototipo di stazione meteo-fenologica per il monitoraggio in agricoltura. Lo strumento è stato realizzato da Fondazione Edmund Mach, CNR – Istituto di Biometeorologia e YetiPi con il supporto di EIT Climate–KIC. La presentazione della soluzione è avvenuta il 28 novembre a San Michele dell’Adige (Trento) alla presenza, tra gli altri, di Alessandro Gretter, che ha presentato l’iniziativa di Roberto Zorer (FEM) e Alessandro Matese (CNR -Istituto di Biometeorologia di Firenze) e Davide Rattin (YetiPi di Laives), che hanno sviluppato il prototipo.
Applicazioni
Nello specifico il sistema può supportare l’attività di agronomi e imprenditori agricoli nella gestione dei trattamenti fitosanitari, nella valutazione dello stato idrico della vegetazione e nell’individuazione del momento migliore per la raccolta.
Le componenti
Il prototipo è un sistema di monitoraggio autonomo, basato su una scheda elettronica e formato dai sensori classici di una stazione meteo, come l’ anemometro, il pluviometro, la bagnatura fogliare, il termoigrometro. Soluzioni a cui sono state integrate per la prima volta due fotocamere combinate in grado di rilevare tutto lo spettro di luce visibile e termica.Le immagini temporizzate, accompagnate da dati meteorologici serviranno per ottimizzare i sistemi di produzione riducendo i costi sia economici che ambientali in termini di numero e tempistica dei trattamenti fitosanitari, attività di monitoraggio in campo, uso dell’acqua.
Un supporto all’attività di monitoraggio di frutteti e vigneti
“Ogni anno – spiegano in una nota i ricercatori coinvolti nel progetto – centinaia di frutteti e vigneti non trattati, chiamati testimone, vengono periodicamente controllati sul territorio provinciale, al fine di verificare la presenza e la virulenza delle principali malattie fungine (ticchiolatura, peronospora, oidio) in assenza di trattamenti fitosanitari. Nonostante i controlli periodici e i modelli disponibili, lo sviluppo di queste malattie fungine e la loro variabilità nel tempo e nello spazio, tra zone diverse e talvolta all’interno dello stesso appezzamento, rimane spesso imprevedibile. D’altra parte, un aumento della frequenza dei controlli farebbe lievitare significativamente i costi. Proprio per supportare l’attività di monitoraggio è stato sviluppato questo prototipo”.
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