Un materiale innovativo in grado di assorbire il biossido di azoto e capace di essere riciclato più volte senza diminuire la sua efficienza. E’ la scoperta di un team internazionale di ricercatori che ha studiato una cattura selettiva di questa sostanza già a pressioni ambientali. La ricerca è stata pubblicata su Nature Materials.
Bassi costi
Attualmente questo materiale è ancora un prototipo da laboratorio, ma secondo i ricercatori presto potrebbe essere sviluppato su larga scala. Tra i suoi vantaggi i bassi costi di produzione, un aspetto che lo rende particolarmente interessante, come sottolineano gli scienziati.
Un materiale ibrido
Ma quali sono gli elementi che permettono a questo materiale di assorbire il biossido di azoto? Si tratta della sua particolare struttura molecolare ibrida che unisce atomi di metallo carichi (ioni) e molecole organiche (idrogeno, ossigeno, carbonio, azoto, ecc.). Queste molecole si comportano allo stesso modo delle resine e fingono da “leganti” facendo in modo che gli ioni si collochino in posizioni precise e ripetitive.
Aspirare in modo selettivo
Il materiale è in grado di aspirare, grazie alle sue particolari configurazioni elettriche, l’NO2 in modo selettivo, senza influenzare le altre molecole presenti nell’aria. Il processo avviene riscaldando il materiale a 120 ° C. Gli studiosi pensano che sia possibile ottenere risultati analoghi con altri gas serra, ad esempio la CO2.
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