Il nostro Paese non è più in una fase di progetto per il rimboschimento, ma è in una fase attuativa. “Siamo a 4milioni e mezzo di alberi ma si arriverà a 6milioni e mezzo recuperando i fondi che non arriveranno dal PNRR” spiega Carlo Blasi, direttore del consiglio scientifico Centro di Ricerca Interuniversitario “Biodiversità, servizi ecosistemici e sostenibilità”, CIRBISES. Nel corso di “The Forest city” che si sta svolgendo a Roma il 29 e 30 maggio presso l’auditorium della Biblioteca nazionale.
Cosa è stato fatto per la tutela e valorizzazione del verde urbano
Un progetto impegnativo quello della tutela e ripristino del verde urbano che ha visto alcuni aggiustamenti sul piano di partenza. “Un altro tema legato ai boschi urbani è come sia complesso trovare le aree in cui farli sia aree urbane ma anche aree boschive” rimarca Blasi.
“Il prossimo target di dicembre cambiato. E stato ridotto per seguire l’attuale andamento del progetto” spiega Giorgio Centurelli, dg PNRR del Ministero dell’ambiente e della Sicurezza energetica, MASE. “Città metropolitane e comuni sono parte della progettualità. Al momento sono 91 i progetti approvati”.
Si tratta di un piano complesso perchè dipende anche dal successo del trapianto e del rimboschimento. Per agire in modo più efficiente è stata adottata una governance multilivello con ripartizioni chiare tra Mase, SA E SAE e “un principio generale di fare rete tra i diversi attori coinvolti”. Che siano istituzionali come ISPRA, CUFAA, Arma dei Carabinieri Comando Unità Forestali, ISTAT, CIRBISES e Città Metropolitane. “Stiamo attuando meccanismi di project management e miglioriamo di continuo la qualità della gestione”.
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