Ancient Architecture Buildings 532263Una nuova rete feroviaria, 38 km aggiuntivi di rete metropolitana, comprese le ferrovie ex-concesse, 58 km di rete tramviaria e oltre 290 km di nuove piste ciclabili. Sono le nuove infrastrutture che saranno realizzate entro i prossimi dieci anni a Roma previste dal nuovo Piano urbano mobilità sostenibile (Pums) presentato oggi dalla sindaca Virginia Raggi e approvato con delibera dall’Assemblea capitolina lo scorso 2 agosto.

“Il Pums è la visione strategica del futuro della mobilità di Roma e non solo. Obiettivo è migliorare la qualità e l’offerta del trasporto pubblico, potenziare le linee metro e ferroviarie, favorire l’intermodalità, puntare su percorsi dedicati alla mobilità dolce e sostenibile in un percorso condiviso e partecipato con il territorio”, ha dichiarato il primo cittadino.

Tram e metro

Tra i progetti di mobilità collettiva figurano: i sistemi a fune Battistini-Casalotti e villa Bonelli-Eur Magliana; la linea tranviaria Verano-Stazione Tiburtina; il tracciato tranviario Largo Corrado Ricci-Piazza Venezia; la linea Giardinetti, da Termini a Tor Vergata; il tram Subaugusta-Ponte Mammolo, il collegamento tranviario dalla stazione Termini-Piazza Venezia fino a piazza Risorgimento; il potenziamento e adeguamento della linea Roma Lido e trasformazione in metro E.

Mobilità dolce

Una nuova rete di ciclabili e isole pedonali. Obiettivo del piano realizzare altri 293 chilometri di nuovi percorsi ciclabili, nuove interconnessioni, definite grazie alle proposte pervenute dal processo partecipativo. Implementare le aree pedonali e zone 30 non solo nel centro città, ma anche nelle periferie di Roma, favorendo la valorizzazione degli spazi verdi, l’integrazione della rete di trasporto con la mobilità dolce e il coinvolgimento attivo della cittadinanza e delle scuole.

Punti fermi

I cosiddetti punti fermi, cioè le invarianti infrastrutturali inserite nel Pums, comprendono: l’adeguamento delle metropolitane A e B, l’ammodernamento della ferrovia Roma-Giardinetti, la creazione di un collegamento tra le metro A e C a Tor Vergata, la realizzazione di nuove linee tranviarie: dal tram che passerà su via dei Fori imperiali, per arrivare a Piazza Vittorio a quello che collegherà Stazione Tiburtina a Piazzale del Verano, fino alla linea Auditorium-piazza Risorgimento. Ma anche funivie a partire da Battistini-Casalotti, fino alla realizzazione di altri due progetti: la funivia di Magliana-Piazza Civiltà del Lavoro e quella su rotaie, Jonio-Bufalotta.

A queste vanno aggiunte le opere condivise e decise anche grazie alle consultazioni e alla partecipazione di tutti i Municipi.

Le segnalazioni dal basso

Le misure che saranno adottate sono frutto anche delle segnalazioni inviate dai cittadini romani, associazioni e comitati di quartiere attraverso il portale dedicato. “Insieme ai cittadini, con un lavoro di oltre due anni, abbiamo ridefinito gli scenari urbani e gli spazi pubblici per realizzare finalmente una mobilità efficiente e sostenibile, degna di una Capitale europea”, ha commentato Pietro Calabrese, presidente commissione urbana Mobilità.

Le risorse

A dicembre 2018 il Comune ha chiesto al ministero dei Trasporti le risorse per finanziare sette progetti del Pums: tre nuove tranvie; il potenziamento e l’estensione di linee ferroviarie urbane; due funivie e l’acquisto di nuovo materiale rotabile per la rete tranviaria di Roma.

Ulteriori iniziative

“Stiamo dialogando anche con altri attori fondamentali per raggiungere risultati attesi da tempo come ad esempio il tema del completamento dell’anello ferroviario, dello sviluppo dei nodi delle stazioni, sia con il recupero delle aree urbane esistenti, da piazza dei Cinquecento a piazzale Ovest a piazzale Ostiense e piazzale Flavio Biondo che con lo sviluppo delle aree dismesse previste dall’ambito strategico: la revisione del piano di assetto di Tiburtina, in collegamento con l’area dello SDO di Pietralata, e di Tuscolana tra gli altri. Il PUMS è uno strumento fondamentale per immaginare la città futura, è uno strumento di democrazia, perché spostarsi liberamente rappresenta uno dei pilastri fondamentali del diritto alla città”, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori, in una nota stampa.


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