Secondo il monitoraggio di IDTechEx, si andrà verso la conversione a sistemi di propulsione a batteria per i veicoli terresti nei prossimi due decenni mentre diverso se guardiamo al settore navale.
Difatti mentre la nautica da diporto elettrica rappresenta già un grande mercato. Meno netta la situazione sul fronte del trasporto navale sia per la grande richiesta di potenza ma anche per le lunghe distanze che queste navi devono coprire.
In questo caso il nuovo rapporto IDTechEx, “Barche elettriche e navi 2024-2044″ vede come soluzioni delle batterie agli ioni di litio e delle celle a combustibile a idrogeno verde e ad altri combustibili alternativi.
La nuova politica dell’IMO prevede un “Indice di efficienza energetica delle navi esistenti (EEXI)” e l’Indicatore di intensità di carbonio (CII). Si prevede che le misure diventino obbligatorie a partire dal 2023 e che le prime valutazioni delle navi vengano assegnate nel 2024. In questo scenario gli esperti si aspettano una crescita anche del comparto elettrico anche se a velocità diverse in base alla tecnologia disponibile per le peculiarità dei viaggi.
Settore navale, l’efficienza maggiore in elettrico puro
Il settore automobilistico sta guidando anche qui la transizione tecnologica e sta studiando nuove soluzioni da più megawattora su singole navi, come il traghetto Ro-pax da 70MWh proposto da Stena Line. Mentre nel trasporto di altura ci sono sopratutto in circolazioone modelli ibridi. Nonostante lo stato attuale del settore gli esperti di di IDTechEX sono certi che sia questo il settore che avrà più grande valore di mercato e la più grande domanda di batterie marittime in futuro.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.