La transizione energetica è data driven

Mobilità, stili di vita e imprese, tutti guardando ai dati possono diventare più sostenibili. Ma la sfida è "Trovare il dato che ha valore" Pizzetti

La digitalizzazione è una sfida che ha molti punti in comune con la transizione energetica sia per una gestione dei consumi energetici ma soprattutto per una ottimizzazione della fruizione e di strumenti, servizi e stili di vita.
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Foto di Gerd Altmann da Pixabay
Per farlo analizzare la mole di dati che produciamo in ogni nostra azione non è tutto, il segreto è “Trovare il dato che ha valore e vale per più piattaforme” evidenzia Gabriele Pizzetti di Jakala nel corso del talk organizzato dall’azienda a Roma ieri 11 febbraio.

Mobilità e transizione energetica

Una sfida che va a braccetto con la mobilità e il suo impatto su ambiente e città. Una trasformazione che vede in prima fila il comparto automotive e industriale che ha imparato a progettare sulla falsariga della Cina in un range di due anni nuovi prodotti con motori a basso impatto ambientale, ricorda Gabriella Favuzza Renault. Anche assecondando l’esigenza di guardare sempre di più a come chiudere i piccoli centri, rispondendo con veicoli commerciali o mini van, prevalentemente elettrici, predisposti per la condivisione di tratti e mezzi, esplicita Dario Albano Mercedes.

La buona notizia, come evidenzia Carlo Bianco di Jakala è che “il bisogno di mobilità esiste ed esisterà. Esiste un cliente, anche se diverso”. L’ostacolo spesso più che tecnologico è culturale. Ma centrale è anche la risposta a un’esigenza concreta, chiarisce Giuliano Caldo, Easy park GroupLa digitalizzazione funziona, se migliora la vita delle persone”.

eBike, sharing e bilancio sociale

In questo scenario si inserisce il progetto che illustra Massimo Mostallino di Hestro azienda che lavora nel bike sharing e che ha la possibilità di collegare tramite blockchain la condivisione dei mezzi al bilancio di sostenibilità in modo automatico. La prossima sfida in cui sono accompagnati da Jakala è studiare tramite i mobilty manager di un distretto industriale nell’area di Verona gli spostamenti al fine di renderli il più agibili attraverso iun servizio di noleggioa  lungo termine per le ebike e non solo.

Un servizio territoriale dedicato data-driven che il progetto, denominato GRIND, sta avviando per portare “il servizio di mobilità sul territorio partendo da esigenze di cluster di imprese” che sono “un target più motivato” chiarisce Adriano Bisello di JAKALA Civitas. Usando anche qui i dati aggregati “in forma di family“.

Vedremo nei prossimi dodici mesi come riuscirà ad accompagnare le esigenze di spostamento dei cittadini e sopratutto dei dipendenti delle imprese interessate nel distretto, magari migliorando la sostenibilità e la mobilità per tutto il territorio e trasformando la città in una vera a propria “control room smart“.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.