Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha stanziato 502 milioni di euro per sostenere la ricerca e lo sviluppo, nel triennio 2024-2026, di tecnologie a zero emissioni che siano in grado di accelerare la transizione energetica.
Il decreto, firmato il 17 novembre dal Ministro Pichetto Fratin, stabilisce le modalità di attuazione del programma internazionale “Mission Innovation” a cui l’Italia aderisce con altri 24 Paesi. È prevista la pubblicazione di specifici bandi di gara, rivolti agli organismi di ricerca e alle imprese.
L’impegno dell’Italia in vista della COP28
“Il nostro impegno per sostenere la transizione energetica del Paese si rafforza ulteriormente con un consistente aumento di risorse pubbliche dedicate al sostegno della ricerca e dell’innovazione di tecnologie pulite per contenere le emissioni climalteranti. Andiamo avanti su questa strada con convinzione e pragmatismo, per arrivare con ancora maggiore determinazione al negoziato della COP28 di Dubai”, ha dichiarato Pichetto Fratin.
🧩 SOSTENIAMO LA RICERCA E L’INNOVAZIONE VERSO TECNOLOGIE PULITE
Via libera ad uno stanziamento di 502 milioni di euro per promuovere, nel triennio 24/26, la ricerca e lo sviluppo di tecnologie energetiche innovative a #zeroemissioni di #carbonio. https://t.co/QMcZkNmmxW pic.twitter.com/lyZxM9ZRuV— Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica (@MASE_IT) November 17, 2023
Le risorse saranno così suddivise:
- 182 milioni di euro saranno assegnati alle FER, alle tecnologie per le reti elettriche e allo stoccaggio dell’energia, con l’obiettivo di integrare efficacemente le energie rinnovabili intermittenti, come l’eolico e il solare, nel mix energetico;
- 118 milioni saranno destinati all’idrogeno verde;
- 135 milioni saranno dedicati al settore nucleare, prevedendo la realizzazione di attività di ricerca e sperimentazione sui piccoli reattori modulari di terza e quarta generazione nel breve-medio periodo e sulle tecnologie di fusione per il lungo periodo;
- 36 milioni saranno assegnati a progetti trasversali che coinvolgano ambiti comuni, quali materie prime critiche e materiali avanzati, elettrolizzatori, bioidrogeno, biocarburanti e integrazioni con le reti;
- 11 milioni di euro andranno, infine, a iniziative internazionali finalizzate a garantire la cooperazione industriale e la collaborazione con le principali istituzioni del settore energetico.
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