E’ un connubio vincente quello tra la moda e la tecnologia. Sempre più spesso capita che questi due ambiti si incontrino dando origine a progetti innovativi e all’insegna della creatività. Vediamo alcuni esempi.
Il progetto Jacquard
L’iniziativa denominata Jacquard vede, ad esempio, la collaborazione tra un colosso dell’abbigliamento come Levi’s e uno del settore informatico come Google. Le due aziende hanno realizzato degli indumenti capaci di connettersi alla rete e di interpretare dati provenienti dai gesti traducendoli poi in segnali bluetooth per lo smartphone. In questo modo è possibile ad esempio gestire chiamate o sentire musica.
La sfilata con i droni
Se Levi’s punta sui vestiti connessi, la maison Dolce&Gabbana ha invece utilizzato dei droni durante una sfilata per mostrare le sue borse, sostituendo così le solite modelle in passerella.
Una t-shirt che immagazzina energia
Un altro esempio di ibridazione tra tecnologia e indumenti è la t-shirt, realizzata da un team di ricercatori dell’Università del Sud Carolina, che immagazzina energia solare e può ricaricare dispositivi elettronici. Gli studiosi hanno preso una normale t-shirt e, attraverso una serie di processi chimici, le hanno conferito la capacità di immagazzinare energia. Gli scienziati hanno immerso il tessuto in una soluzione a base di floruro e poi l’hanno sottoposta ad alte temperature rimuovendo l’ossigeno. In questo modo la cellulosa presente nel tessuto si è trasformata in carbone attivo. Gli studiosi hanno poi usato questo indumento come un elettrodo scoprendo che poteva immagazzinare energia.
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