L’energia geotermica, generata dal calore naturale della Terra, trovata scavando per il tunnel di base a Chiomonte, in Val di Susa, sarà usata per alimentare il cantiere italiano del treno alta velocità (Tav) Torino-Lione. Una volta ultimati i lavori, sarà messa a disposizione della comunità locale di Susa.
Energia geotermica: lo studio
I risultati della ricerca condotta per due anni e mezzo da Telt e dai dipartimenti di Ingegneria dell’ambiente, del territorio e delle infrastrutture (Diati) ed Energia (Denerg) del politecnico di Torino ne illustrano le opportunità. L’energia geotermica è ritenuta una risorsa sostenibile, rinnovabile ed economicamente conveniente, efficiente quando c’è una distanza minima tra il sito di produzione e il punto di utilizzo, utile alla sperimentazione di soluzioni innovative.
L’area limitrofa al luogo in cui è stata trovata questa fonte è quella che maggiormente potrà beneficiare delle ricadute positive derivanti dal suo utilizzo. Il team di lavoro ha confermato le ipotesi progettuali fatte durante la realizzazione del cunicolo della Maddalena rispetto alla portata delle acque intercettate, commenta il Politecnico in una nota stampa. Inoltre, ha valutato diverse ipotesi di impiego nella fase di lavori e in quella di esercizio del Tav. Difatti, con la realizzazione di un rivestimento impermeabilizzato della galleria sarà possibile convogliare le acque in una canalina di raccolta per generare una potenza termica stimata tra i 9,3 e i 14,4 MW.
Le ipotesi di utilizzo
Quattro le ipotesi di utilizzo a Chiomonte:
- alimentazione di uno spazio visitatori e degli uffici di cantiere;
- teleriscaldamento di 80 edifici;
- alimentazione di serre per la orto-floricoltura;
- alimentazione di serre idroponiche.
Dopo il 2030 nella città di Susa l’energia geotermica potrà essere usata per alimentare la piscina comunale, il teleriscaldamento di 2.000 abitazioni o della stazione ferroviaria internazionale e i rispettivi uffici.
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