Iginia è operativa nello Stretto di Messina per i servizi di traghettamento dei treni passeggeri e merci. Si tratta della nuova nave green di Rete ferroviaria italiana – Rfi che vanta un sistema di propulsione garantito da due pacchi di batterie ricaricate da pannelli solari.
A bordo sono inoltre presenti innovativi impianti di trattamento delle acque di sentina e delle acque nere, e sono installati propulsori elettrici che azzerano le emissioni inquinanti e di CO2 in porto e nelle manovre di entrata e di uscita.
Iginia, la nave Green plus
La nave ha ottenuto la certificazione Green plus dal Registro italiano navale, il massimo attestato nel campo della sostenibilità per un investimento economico è di 57 milioni di euro, 7 dei quali finanziati dal Pnrr per la tecnologia green: “Il varo della nuova nave è solo il primo passo dell’ampio piano degli interventi programmati dal governo con i fondi del Pnrr e i fondi statali per agevolare il collegamento tra Calabria e Sicilia nel segno della sostenibilità ambientale. Dall’estate il tempo di attraversamento ferroviario verrà dimezzato”, ha commentato il ministro del Mims, Enrico Giovannini aggiungendo: “Il piano per migliorare i servizi, favorendo la transizione ecologica della mobilità marittima, è articolato in numerosi interventi che vanno dalla riqualificazione delle stazioni ferroviarie, degli approdi e delle stazioni marittime al miglioramento dell’accessibilità stradale ai porti”.
Lunga 147 metri e larga 19, Iginia ha una capacità massima pari a 27 carri ferroviari su 4 binari. Può ospitare 700 persone, compreso l’equipaggio. Il sistema di governo è garantito da tre motori principali e tre propulsori azimutali a passo variabile, mentre due eliche trasversali ne consentono la massima manovrabilità.
Rfi, investimenti sempre più sostenibili
I prossimi passi prevedono altre due gare per il rinnovo della flotta Rfi: una, in corso, da 60 milioni di euro per la realizzazione di tre nuovi mezzi veloci con doppia alimentazione diesel/gas ed elettrica, destinati a potenziare la flotta di Blu Jet, e una seconda da 80 milioni per un’altra nave con tecnologie per la doppia alimentazione diesel/gas ed elettrica.
L’azienda ha inoltre avviato un piano di interventi in tutte le stazioni dello Stretto: Messina Centrale, Messina Marittima, Villa San Giovanni e Reggio Lido. Lo ha ricordato l’amministratrice delegata di Rfi, Vera Fiorani. Altre attività puntano alla riqualificazione di stazioni di tutta l’area dello Stretto.
A Messina Marittima sarà creato un museo. Gli interventi rinnoveranno i fabbricati, miglioreranno l’accessibilità delle stazioni ma soprattutto l’intermodalità ferro-nave. Per potenziare infrastrutture e collegamenti in Sicilia sono previsti investimenti complessivamente per oltre 12 miliardi di euro, funzionali a rivoluzionare la mobilità nell’Isola.
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