sostenibilità

Il 52% dei chief supply chain officer (Csco) pone la sostenibilità in cima alla lista delle priorità e il 50% dichiara che i propri investimenti in tema green accelereranno la crescita aziendale. Lo evidenziano i dati del nuovo studio elaborato dall’Institute for business value di Ibm, secondo cui le pressioni più dirette verso la trasparenza della sostenibilità provengono da investitori (56%), membri del consiglio di amministrazione (50%) e clienti (50%).

L’indagine rivela che stanno aumentando gli investimenti in automazione, intelligenza artificiale e flussi di lavoro intelligenti re-immaginando le operazioni legate alla supply chain.

La sostenibilità guida la sfida al cambiamento

I Csco intervistati classificano la sostenibilità come la terza sfida più importante nel prossimo futuro, dopo le interruzioni della supply chain e l’infrastruttura tecnologica. Stanno inoltre adottando le tecnologie di intelligenza artificiale e automazione per fornire interconnessione con partner e fornitori e per consentire operazioni sostenibili e prevedibili.

Quasi la metà (47%) del campione dichiara di aver introdotto nuove tecnologie di automazione negli ultimi due anni, un approccio che può aggiungere prevedibilità, flessibilità e intelligenza alle operazioni della supply chain, e di utilizzare l’intelligenza artificiale per monitorare e tracciare le prestazioni.

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Supply chain alla prova dell’innovazione

L’indagine di Ibm illustra come i Csco stiano affrontando le importanti sfide conseguenti alla pandemia, dall’inflazione al cambiamento climatico fino agli eventi geopolitici e come intendano mettere alla prova le loro supply chain in futuro.

Lo studio mette in risalto il 20% degli intervistati che si distinguono per la capacità di accelerazione dell’innovazione guidata dai dati per prepararsi a un futuro incerto. Questo gruppo, in base ai dati divulgati,  starebbe già superando i colleghi su parametri chiave tra cui una crescita del fatturato annuo superiore dell’11%.

I parametri sono:

  • l’integrazione di flussi di lavoro automatizzati tra le funzioni organizzative e con i loro partner per ottenere visibilità, approfondimenti e azioni in tempo reale (95% in più rispetto agli altri Csco);
  • la modernizzazione dell’infrastruttura tecnologica (il 56% opera attualmente su cloud ibrido e il 60% sta investendo in infrastrutture digitali per scalare e fornire valore);
  • l’ampliamento delle iniziative di sostenibilità, creando nuovi prodotti e servizi (il 58% vede l’opportunità di migliorare il coinvolgimento dei clienti);
  • una maggiore attenzione alla cybersecurity (circa il 20% in più rispetto agli altri Csco).

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