L’energia può essere un freno allo sviluppo di un Paese se le reti non sono efficienti ed intelligenti. “Sopratutto in paese come l’Italia che è manifatturiero e non estrattivo. Poi va curato anche da un punto di vista ambientale perché efficienza delle reti significa anche meno emissioni in atmosfera”. E’ quanto commenta Giorgio Giorgetti CEO Automa ad apertura lavori dell’undicesima edizione degli “Smart grid days” organizzato dall’azienda a Senigallia oggi 18 e domani 19 settembre. “Un evento che ha l’obiettivo di fare sistema e sinergia tra esperienze e player del settore” conclude Giorgetti (nel video il commento completo).
Non a caso lo sviluppo delle smart grid sarà un tema dominante per i prossimi decenni sottolinea Marcello Capra, Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica nel suo intervento.
“Si tratta di un tema di grande attualità che coinvolge molti operatori. Direi tutte le principali utility italiane. E che prevede ancora molta ricerca. Con il decreto del 16 novembre 2023 il Ministro ha firmato un decreto “Mission Innovation” che stanzia oltre 182milioni di euro per progetti pilota e dimostrativi su tecnologie di rete, stoccaggio di energia e rinnovabili” ricorda Capra.
La centralità delle smart grid nella transizione energetica
Per le smart grid si parla di un volume di investimenti di circa 800 miliardi. La maggior parte sarà sui trasporti ma anche sulle infrastrutture e sui sistemi di accumulo. Le reti sono anche nelle tecnologie prioritarie degli otto punti di sviluppo nella ricerca.
Nella missione 2 è stata prevista una misura di “rafforzamento smart grid” finalizzato a incrementare la capacità di rete e integrare ulteriormente la generazione da energia rinnovabile.
Il gas continuerà a giocare un ruolo centrale per l’equilibrio del sistema con un mix energetico che include anche il biogas e l’idrogeno e su cui l’ENEA sta sperimentando un pilota di rete intelligente integrata.
Smart grid il punto 15 anni dopo…
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