Costruire la mappa della mobilità privata, pubblica e condivisa… insieme. È il messaggio che ha voluto lanciare Roma servizi per la mobilità attraverso la messa oline del portale dedicato alla stesura del Piano urbano della mobilità sostenibile. “Ridisegnare gli spazi urbani implica diventare padrone degli spazi”, ha spiegato ieri Enrico Stefàno, Presidente III Commissione capitolina permanente Mobilità, durante l’evento “Rilanciare l’economia di Roma attraverso la mobilità sostenibile” promosso nell’ambito della European mobility week (16-22 settembre). Trasporto pubblico, isole ambientali e ciclabilità saranno i dettami per lo sviluppo dell’infrastruttura che avrà alcuni punti fermi, come la linea Roma-Giardinetti già ammodernata la scorsa primavera. A questi si affiancheranno nuove proposte tutte da verificare: “Stiamo ipotizzando una linea tramviaria lungo via dei Fori imperiali che si ricongiunga a Piazza Venezia per garantire la libera circolazione pedonale”, prosegue Stefàno. Una volta raccolte le idee, fondamentali a “chiedere risorse a Regione e Governo”, precisa il Presidente della III Commissione, saranno soggette ad esame tecnico per verificarne la fattibilità. Nel mentre, tutti potranno votarle spingendo quelle considerate migliori per la Capitale.
Ridisegnare gli spazi urbani implica diventare padrone degli spazi.
Stefàno, III Commissione Capitolina Mobilità
Il portale sarà attivo per 4 mesi, mentre entro un anno la stesura del PUMS dovrebbe essere completata. La sua adozione sarà “rivoluzionaria” e rifletterà un nuovo modo di guardare alla mobilità urbana: “Il PUMS mette in dubbio il piano regolatore generale per la mobilità carente di una prospettiva sul medio-lungo periodo”, ha precisato Stefano Brinchi, Ingegnere di Roma servizi per la mobilità. “Il sito permette anche di osservare i confini di ogni municipio e le aree a maggior densità di popolazione“, prosegue, misura importante “soprattutto per riuscire ad integrare le zone a traffico limitato-ZTL con le altre della città“.
Per riuscire a ragionare in ottica multimodale e spingere il piano attraverso modelli applicativi di partenariato tra rete e servizi servirebbe “un testo unico normativo: la mobilità ha una sua dignità specifica”, ha commentato Luigi D’Ottavi dell’Avvocatura Capitolina. Altrettanto importante dovrebbe essere “individuare la redditività dell’infrastruttura, la bancabilità del progetto”.
“Proporre le proprie idee aiuterà i cittadini ad acettare queste misure, che non saranno calate dall’alto“. Così ha commentato Brinchi la messa online del sito ai microfoni di Canale Energia.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.