Reykjavik, la capitale alimentata con l’energia dal suolo

Geotermia e idroelettrico la forza motrice dell'Islanda

Reykjavik ArcobalenoChe sia acqua calda o fredda o che si tratti di energia elettrica o riscaldamento poco importa a Reykjavik, in Islanda, si ottiene tutto con la energia geotermica. E il tutto senza scaldabagno.

Il paese, nata sul punto di incontro tra due faglie: quella euroasiatica e quella americana, è caratterizzata da una attività vulcanica molto vivace e costante rende il sottosuolo islandese una inesauribile fonte energetica.

Questa risorsa ha fatto sì che la centrale locale di On Power, compagnia statale che investe tutti gli utili in ricerca e sviluppo per il territorio, abbia realizzato un complesso sistema di tubature che oltre a portare energia, colore e acqua ai cittadini, ne favorisce anche la viabilità delle strade. Difatti date le temperature basse invernali il complesso sistema di tubature garantisce di mantenere il manto stradale più caldo e impedire l’eccessivo accumulo di neve e ghiaccio.

Vediamo come funziona il complesso sistema di reti e come viene conservata l’energia cittadina.

Un’unità di misura originale

Un sistema che permette di mantenere molto basso il costo dell’energia per i residenti nella capitale islandese. Un valore che sta spingendo a valutare anche forme di mobilità alternativa come quella elettrica. Intanto la società di distribuzione ha coniato un unità di misura per confrontare il proprio costo energetico alle altre città estere. Nel video vedrete quale…

L’energia in Islanda

GulfossQuella di Reykjavik è solo una delle centrali geotermiche del paese. Ogni distretto ha la sua centrale e le sue fonti. L’energia sulla nazione dei ghiacci arriva dal sottosuolo o dall’acqua, altra risorsa abbondante sul territorio. Non mancano anche le polemiche, come è stato per la realizzazione della centrale di Reyðarfjörður che ha garantito il trasferimento di alcune fabbriche di alluminio americane sul territorio. Ci auguriamo che, oltre a garantire un basso costo energetico lo stato stia anche prendendo validi provvedimenti per contenere l’inquinamento che la produzione di determinati materiali comporta.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.