Secondo Schneider Electric l’elettricità è il vettore energetico più veloce per decarbonizzare combinando fonti rinnovabili e soluzioni digitali.
Le Grid of the future, cioè le reti smart e bidirezionali, secondo l’azienda sono l’unico modo per dimezzare le emissioni entro il 2030. Ciò è possibile grazie al fatto che, le reti del futuro permettono di combinare diverse fonti di energie rinnovabili decentralizzate riducendo le perdite di energia nei processi di trasmissione e distribuzione.
La generazione decentralizzata è il futuro
Secondo un’analisi congiunta condotta da Schneider Electric e Bloomberg New Energy Finance (Bnef), sarà soprattutto l’energia solare ad avere un grosso potenziale, dato che entro il 2050, 167 milioni di famiglie e 23 milioni di aziende potrebbero avere presso gli edifici in cui abitano fonti di generazione di energia pulita.
Solo una trasformazione della rete basata sui dati permette la rivoluzione prosumer, ovvero la capacità dei consumatori e delle aziende di generare la propria energia rinnovabile attraverso microgrid e impianti solari, vendendo l’energia prodotta in eccesso alla rete.
L’azienda, grazie ai software e ai servizi di EcoStruxure grid, riesce ad offrire delle soluzioni per la gestione dei dati che consentono di accelerare il percorso di decarbonizzazione.
“I prossimi dieci anni saranno “il decennio elettrico” e portano con sé la promessa di un futuro a basse emissioni, alimentato dalla disponibilità di elettricità pulita da fonti rinnovabili in sistemi resilienti ed affidabili: ciò che noi chiamiamo Electricity 4.0”, afferma Frederic Godemel, executive vice president for Power systems and services di Schneider Electric. “Questo però è possibile solo se investiamo per realizzare infrastrutture smart grid bidirezionali, continua, capaci di rispondere alla domanda crescente di energia pulita e di gestire una crescente presenza di fonti di generazione di energia rinnovabile distribuite, che immettono elettricità sulla rete”.
Il software, presentato dalla società a Enlit Europe, permetterà di aiutare gli operatori delle reti a minimizzare i rischi di guasto, gestire la flessibilità dal lato della domanda e dell’offerta e migliorare l’efficienza operativa. Così da gestire gli effetti più estesi del cambiamento climatico e di rispondere ai guasti in tempi brevi grazie ad una maggiore automazione della rete. Per gestire tutto il ciclo di vita delle reti nell’ottica di digitalizzazione e automazione l’azienda offre anche l’EcoStruxure Derms, per identificare e coordinare i limiti operativi superiori e inferiori per le fonti di energia distribuita (Der), e l’EcoStruxure power automation system, che facilita la manutenzione e permette di raccogliere dei dati per quella predittiva attraverso applicazioni in cloud.
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