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Sistema elettrico

Gli eventi meteo estremi che riguardano l’Italia, negli ultimi quaranta anni si sono moltiplicati sensibilmente, e tutto ciò ha delle conseguenze sulla sicurezza delle infrastrutture energetiche strategiche per il Paese.

Ecco perché, Terna, deputata a gestire la rete di trasmissione elettrica nazionale, di concerto con Rse (società per lo sviluppo di attività di ricerca nel settore energetico) e Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), hanno lavorato ad una nuova metodologia per il Piano di resilienza della rete elettrica nazionale, con l’obiettivo di incrementare la sicurezza, l’affidabilità e la sostenibilità delle infrastrutture energetiche strategiche, esposte frequentemente a fenomeni climatici estremi.

Il Piano è stato presentato oggi 5 maggio nel corso di un webinar pubblico.

In modo coerente con le indicazioni dell’Arera espresse nella Delibera 64/2021, Terna, al fine di individuare degli interventi per minimizzare la vulnerabilità delle infrastrutture sottoposte agli eventi climatici estremi e renderle più sicure, ha avviato per la prima volta una consultazione, aperta fino al 13 maggio 2021, per raccogliere pareri su una metodologia innovativa per la stima degli indicatori di resilienza.

Questa nuova metodologia definisce i criteri attraverso i quali identificare gli interventi finalizzati all’incremento della robustezza e della resilienza della rete di trasmissione elettrica dei prossimi anni.

Eventi climatici estremi, impatto e resilienza delle infrastrutture di rete

Lo studio, coordinato da Terna e Rse, è composto da tre principali linee guida che analizzano la frequenza e l’estensione degli eventi climatici estremi e il loro impatto sulle infrastrutture di rete, individuando gli interventi specifici per minimizzare il rischio di una eventuale interruzione del servizio elettrico.

Tra gli interventi principali sono previste: azioni preventive per diminuire l’esposizione degli impianti a eventi meteorologici severi, soluzioni per ridurre il tempo di ripristino degli asset a seguito di disservizi, attività di monitoraggio predittive per anticipare situazioni meteo critiche con impatto sulle reti.

Il ruolo dell’IoT nella rete

Terna, attraverso l’utilizzo di sensori innovativi, IoT e analisi dei big data, sarà in grado di fare dei modelli previsionali per monitorare le infrastrutture in modo sempre più preciso, oltre ad aver già pianificato tutta una serie di interventi per mitigare il rischio.

“Il tema della resilienza rappresenta un ambito estremamente significativo per il futuro del sistema elettrico. La metodologia, realizzata da un qualificato gruppo di lavoro Rse – Terna, offre una soluzione efficace a un problema complesso, attraverso un approccio innovativo capace di contribuire alla definizione di strategie di riduzione del rischio e di gestione degli scenari di emergenza, con obiettivi di affidabilità e sostenibilità: aspetti chiave per la rete nazionale, anche per gli importanti effetti economici che ne conseguono. Anche in questa occasione, Rse ha messo a disposizione del Paese le proprie competenze, l’esperienza e la sua capacità di guardare avanti”, ha dichiarato in una nota Maurizio Delfanti, amministratore delegato di Rse.

Lo studio ha permesso a Terna e Rse di analizzare e definire le curve di vulnerabilità delle infrastrutture, attraverso una mappatura della rete ed individuando le aree maggiormente a rischio per effetto di precipitazioni. Inoltre, le correlazioni meteo storiche permettono di valutare la probabilità che si verifichino degli eventi tenendo conto dei cambiamenti climatici. Così, sono state identificate le aree più esposte a dei guasti se si dovessero verificare eventi meteo di rilievo e perciò nelle quali bisogna intervenire prioritariamente.


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