Parliamo di efficienza, reti intelligenti e cittadini smart. Ma le città sono ancora davvero lontane dai servizi che auspichiamo. Almeno così viene da pensare se una pioggia torrenziale è in grado di paralizzare le linee della metropolitana della Capitale, da sola: senza neanche l’aiuto di uno smottamento di terreno o un fulmine su una centralina strategica.
Per quanto vogliamo correre sulla corsia dell’evoluzione, dipendiamo dall’energia. E ne dobbiamo disporre sempre, che sia generata da rinnovabili o dal gas ucraino.
La prima cosa a cui dobbiamo puntare davvero, se vogliamo un upgrade verso il progresso, è trovare la chiave per far conciliare sviluppo tecnologico e sostenibilità ambientale (è sì, ha anche questa accezione il termine).
I passi da compiere non possono prescindere da un’attenzione reale all’ambiente inteso come realtà fisica e sociale che ci circonda, e per far questo non possiamo più permetterci di evitare ragionamenti sinergici. Solo chi lo farà davvero, compierà quel passo in più.
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