Si è chiusa la prima fase del progetto Pollicino, l’iniziativa che parte da Bologna per migliorare la mobilità urbana attraverso la collaborazione dei cittadini che attraverso un’app hanno condiviso in forma anonima i dati sui loro spostamenti.
L’iniziativa è stata promossa dall’osservatorio nazionale sulla sharing mobility, con il patrocinio del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna, della Commissione europea e con la collaborazione di altre realtà.
Migliorare la mobilità urbana
I primi risultati del progetto verranno presentati il prossimo 22 settembre, a Roma, in occasione della 6° Conferenza nazionale sulla sharing mobility.
Il progetto di conoscenza e miglioramento della mobilità a Bologna, realizzato per la prima volta in Italia, è stato rivolto ai cittadini con età maggiore di 16 anni. Sono stati ben 2.400 gli utenti che hanno scaricato l’app IoPollicino: di questi 1.827 hanno completato almeno l’unità 1 consentendo la geolocalizzazione del proprio smartphone e circa un migliaio quelli che hanno tenuto operativa l’app per 7 giorni.
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Pianificare soluzioni per il trasporto sostenibile
Sì è formato così un campione rappresentativo della cittadinanza, fornendo così per la prima volta una fotografia in tempo reale della mobilità in città. La raccolta dei dati è avvenuta in forma anonima e in modo che non fosse possibile ricondurre lo spostamento tracciato al soggetto che l’ha compiuto.
L’obiettivo dell’analisi è quello di far avanzare la ricerca sui comportamenti effettivi di mobilità urbana, in forma più avanzata rispetto alle tradizionali indagini campionarie telefoniche o computer-assisted, che spesso non coprono gli spostamenti del week-end, del tempo libero, etc. con il fine di pianificare soluzioni di miglioramento per il trasporto pubblico sostenibile e condiviso nei prossimi anni.
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