Roma Capitale Pums Pnrr
foto Pixabay

Per Roma Capitale sono in arrivo 4,6 miliardi di euro dal Pnrr così da renderla una capitale europea moderna ed efficiente. Le aree di intervento andranno dall’economia circolare alla riqualificazione delle periferie, dall’efficientamento energetico edilizio alla mobilità sostenibile.

Digitalizzazione e turismo

Come riportato da Roma Today, i progetti sulla digitalizzazione riguardano la Mobility as a Service, con 2,5 milioni di euro, la reingegnerizzazione e messa in sicurezza dei dati e la “normalizzazione” dei servizi digitali. Per il turismo, attraverso un bando da 120 milioni, sarà fatto un Rome Technopole, un polo multitecnologico e transdisciplinare di riferimento internazionale per la formazione, la ricerca e l’innovazione.

Riqualificazione delle periferie

Per le periferie saranno messi in campo cinque Piani urbani integrati, per un ammontare complessivo di 330 milioni di euro. Particolare attenzione sarà rivolta alle biblioteche e al recupero del complesso monumentale dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà grazie ad una ristrutturazione ecosostenibile. Saranno tre i progetti innovativi per la qualità dell’abitare che usufruiranno di 40 milioni di euro e nove gli interventi per la riduzione di emarginazione e degrado per un costo di 10 milioni di euro.
Per l’inclusione sociale saranno stanziati 16 milioni di euro per le persone vulnerabili e gli anziani non autosufficienti.

Pums, i progetti per la mobilità

A parte il Pnrr, ci sono 6 miliardi di euro per gli interventi che lo integreranno tra cui: la cura del ferro con 3 miliardi e mezzo di euro per progetti nell’anello ferroviario Roma-Vigna Clara-Tor di Quinto e Pigneto e il potenziamento delle linee Castelli Romani, raddoppio Lunghezza-Guidonia, raddoppio Lunghezza-Campo Leone-Aprilia e il rinnovo del materiale sulle linee della metro.

Il manto stradale verrà rifatto e per tutte le infrastrutture stradali saranno messi a disposizione 170 milioni di euro. In vista del Giubileo del 2025, 1,4 miliardi di euro saranno destinati a riqualificare la città.

Per la linea tranviaria Termini-Venezia sono previsti 120 milioni di euro e altri 100 per la via Togliatti; nonché 292 milioni per rendere più sostenibile il Trasporto pubblico locale, grazie all’acquisto di 411 bus elettrici; 13 milioni sono a disposizione per le ciclovie.

Questi interventi rientrano nel Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile, che sviluppa una visione di sistema della mobilità, con un orizzonte temporale di breve, medio e lungo periodo, finalizzato a favorire la sicurezza e l’accessibilità, implementando l’infrastruttura.

Gli Ordini del giorno presentati da Sinistra civica ecologista sul Pums

Nella giornata odierna, sono stati approvati due Ordini del giorno presentati dal gruppo capitolino Sinistra civica ecologista (Sce) relativi al Pums destinati al quadruplicamento della linea ferroviaria Ciampino-Capannelle-Casilina.

Nel primo, si richiede di avviare, prima di iniziare qualsiasi attività, un percorso partecipato con tutti gli enti proposti e la cittadinanza al fine di valutare l’effettivo impatto ambientale dell’infrastruttura. Nel secondo, si prevede il rafforzamento del trasporto pubblico su ferro delle persone con l’apertura di nuove fermate per decongestionare il traffico urbano dell’Appia e della Tuscolana e lo spostamento delle merci fuori dalla città.

Dichiarano in nota stampa Alessandro Luparelli e Michela Cicculli, consiglieri di Sinistra civica ecologista: “Le finalità del Pums sono chiare, per questo valutare lo stralcio del progetto relativo al quadruplicamento della linea ferroviaria Ciampino-Capannelle-Casilina per il nostro gruppo sembra un atto dovuto e necessario. Teniamo conto, infatti, che gli interventi previsti per realizzare l’infrastruttura passerebbero all’interno del Parco dell’Appia Antica che è un’area di pregio storico, archeologico e paesaggistico, in una zona già a rischio idrogeologico nella parte di via Casilina Vecchia e del Mandrione”.

“Tali interventi inoltre, continuano, comporterebbero inevitabilmente lo sventramento di aree verdi pubbliche e di edifici sia residenziali che commerciali prevedendo espropri. Il nostro appello, quindi, per un maggiore coinvolgimento dei comitati cittadini e di tutti gli attori istituzionali per scongiurare danni al patrimonio ambientale, storico e archeologico del Parco degli Acquedotti e per rendere disponibili linee dedicate al trasporto dei passeggeri, anche per una questione di sicurezza, in modo da diminuire la pericolosità del transito delle merci dentro la città, potenziale causa di incidenti come drammaticamente avvenuto a Viareggio qualche anno fa”.


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