Partito il procedimento autorizzativo per la connessione energetica tra Abruzzo e Marche

Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha iniziato il procedimento autorizzativo per la realizzazione dell’Adriatic Link da parte di Terna.

Si tratta del nuovo elettrodotto sottomarino in corrente continua, che collegherà Abruzzo e Marche. coinvolgendo circa 120 imprese tra dirette e indotto

rinnovabiliL’infrastruttura è all’avanguardia

Il nuovo elettrodotto fa parte del piano di Sviluppo del 2018, è un progetto all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ambientale. L’impianto è, infatti, invisibile e lungo complessivamente circa 250 km. Sarà realizzato con due cavi sottomarini di circa 210 km e due cavi terrestri di circa 40 km.

Le due stazioni di conversione saranno realizzate nelle vicinanze delle rispettive stazioni elettriche esistenti di Cepagatti (PE), e di Fano (PU). Avranno, inoltre, un impatto sul territorio molto ridotto.

L’opera consentirà di incrementare di circa 1000 MW la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord del Paese, aumentando la sicurezza, l’efficienza e la resilienza dell’intera rete elettrica di trasmissione nazionale.

Il percorso dei cavi

I cavi saranno posizionati a una profondità massima di 100 metri. Per gli approdi si ricorrerà all’utilizzo della tecnica della trivellazione orizzontale controllata (Toc), che permetterà di installare la conduttura limitando gli impatti ambientali e sociali sul litorale.

Garantendo anche la salvaguardia del collegamento elettrico in caso di erosione costiera. Parimenti, per il tracciato terrestre si utilizzerà per lo più la viabilità stradale esistente.

La cura per l’ambiente

L’indagine ambientale marina ha certificato l’idoneità del fondale alla realizzazione del progetto; sono stati per questo ispezionati circa 700 km² di Mare Adriatico.

L’indagine si è svolta in due fasi: la prima per valutare gli aspetti geologici, sedimentologici, sismici, l’erosione costiera, la flora, la fauna e gli ecosistemi ai fini autorizzativi.

La seconda, invece, allo scopo di analizzare i rilievi batimetrici, morfologici e geofisici per predisporre il progetto definitivo da avviare in autorizzazione.

L’investimento previsto è superiore a 1 miliardo di euro.

L’importanza dell’opera travalica i confini nazionali

Riconoscendone l’importanza strategica, l’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente ne ha inoltre chiesto l’entrata in esercizio due anni in anticipo rispetto alle previsioni iniziali.

L’Adriatic Link avrà un ruolo di primo piano nello sviluppo e nell’integrazione delle fonti rinnovabili, contribuendo alla decarbonizzazione del sistema energetico italiano seguendo gli obiettivi delineati dal Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec).

Infine, rafforzerà ulteriormente il ruolo di Terna di regista e abilitatore della transizione ecologica, nonché quello dell’Italia di snodo elettrico dell’Europa e dell’intera area mediterranea.

Stefano Donnarumma, ad Terna, spiega: “L’avvio dell’iter autorizzativo dell’Adriatic Link da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è un altro passo fondamentale per il processo di transizione energetica in atto”.


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