Parchi, oltre il ddl: a Roma si punta sulla riqualificazione

ParchiAl via tra un mese il primo dei sei progetti per la riqualificazione delle aree protette di Roma promossi da RomaNatura, l’Ente regionale per la gestione del sistema delle aree naturali protette nel Comune di Roma che, unica esperienza in Europa, gestisce 14 parchi più una riserva marina tutti dislocati all’interno del comune di Roma. A finanziare Terra del Futuro, Liberaverde, Area Cani, NaturalMente alla Casa del Parco, Pianoro di Proba Petronia, Bosco di Capocotta (questi i nomi dei sei progetti) la Regione Lazio con 150 mila euro. Altri fondi arriveranno da progettualità trasversali legate a turismo responsabile, agricoltura sostenibile e dalle circa 700 aziende aderenti a RomaNatura che si occupano di: vendita diretta, cura del verde, promozione di fattorie didattiche, agricoltura biodinamica parteciperanno attivamente.

Obiettivi dei progetti

I progetti che curiamo hanno due indirizzi principali – ci spiega Maurizio Gubbiotti, Commissario straordinario di RomaNatura (Ente regionale per la gestione del sistema delle aree naturali protette nel Comune di Roma) nonché Coordinatore Federparchi Lazioil primo è quello di riqualificare i parchi partendo dalla manutenzione delle strutture. Il Parco del Pineto, a Roma Nord, ha bisogno di sistemare le aree giochi e le aree riservate ai quattro zampe”. Il secondo, invece, è quello di promuovere momenti di condivisione delle buone pratiche: “Il 17 e 18 dicembre a Roma organizzeremo con Terra del Futuro due giorni di convegni ed esposizioni”. Per colmare la mancanza di comunicazione (anche per questo esiste l’app RomaNatura) e “mettere in rete le buone pratiche”. Altro progetto è Liberaverde, di carattere sociale, nato dal protocollo d’intesa con il carcere di Rebibbia: “Partirà da subito e prevede l’impiego di alcuni detenuti semi-liberi nella manutenzione dei parchi”.

Gli interventi di riqualificazione partiranno nei prossimi mesi per essere completati entro la fine del 2017. Tra questi, Gubbiotti cita un laboratorio didattico ambientale dentro il bosco di Capocotta (attualmente affittato da RomaNatura a soggetti privati per coltivare e/o potare i boschi cedui) e alcune operazioni di forestazione previste dal protocollo di Kyoto. Con NaturalMente alla Casa del Parco verranno promosse iniziative di divulgazione ed educazione ambientale per tutte le età nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene. E ci sarà anche un focus sulla riforestazione grazie alla collaborazione con Zero-CO2.

L’obiettivo è quello di “promuovere una fruizione sempre più corretta e partecipata dei parchi”, precisa Gubbiotti, perché “o diventano protagonisti del miglioramento della qualità della vita dei cittadini o perdono l’occasione di rilancio. La fruizione corretta è la garanzia più forte nei confronti del degrado”.

I sei progetti promossi da RomaNatura sembrano abbracciare il più ampio quadro di riforma della legge nazionale 394/1991: ieri il Ddl parchi ha ottenuto 154 voti positivi, 47 no e 6 astenuti all’Aula del Senato e passa ora all’esame della Camera con le modifiche e le disposizioni ulteriori in materia di aree protette. “La riforma spinge per ridurre la burocrazia nei parchi e apre nuove opportunità per chi ci vive e lavora – precisa Gubbiotti – dà valore aggiunto a chi si occupa di agricoltura sostenibile”. Ad esempio, punta a semplificare la realizzazione “di impianti a biomasse a servizio di aziende agricole”, interventi altrimenti sottoposti a “procedimenti disciplinari più rigidi”. Un modo per accrescere la competitività delle imprese e per stimolare la creazione di “marchi ad hoc, così chi acquista un prodotto sa che è veramente di qualità”.

Dinamiche economiche

Ma le dinamiche economiche rischiano di prevaricare la tutela della biodiversità? Gubbiotti è convinto di no:“I parchi per loro natura salvaguardano la biodiversità. E non solo: è vietato il consumo di suolo. E ciò non cambia con la riforma. Quello che il ddl tocca è la possibilità per le aziende agricole, i borghi medievali, etc che hanno sede nel parco di realizzare velocemente alcuni interventi di efficientamento energetico”. E di migliorare la qualità dell’aria e la salute dei cittadini: “Le città saranno sempre più abitate e i parchi urbani e semiurbani potranno fare la differenza”.

Con parchi meno “burocratici” e più “protagonisti del territorio”, sarà possibile avere attirare sempre più turisti attenti all’ambiente: “I sei progetti si intrecciano con il Giubileo della Misericordia e il Giubileo della luce. Abbiamo anche un percorso dei parchi parallelo alla Via Francigena, riconosciuto l’anno scorso dal Vaticano, che parte dal 1081 di Via Cassia e arriva alla Porta Santa di San Pietro”.

Articoli correlati MinAmbiente e ANCI promuovono il Giubileo della Luce

Mettere a sistema la sostenibilità: l’idea per rilanciare il turismo green nel Lido di Venezia

Il Parco dell’Adamello Brenta punta all’autosufficienza energetica

Biomasse, rinnovabili e formazione ai piccoli: progetti futuri del Parco della Sila


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Giornalista professionista e videomaker, attenta al posizionamento seo oriented degli articoli e all'evoluzione dei social network. Si occupa di idrogeno, economia circolare, cyber security, mobilità alternativa, efficienza energetica, internet of things e gestione sostenibile delle foreste