Il metodo di pagamenti fa la differenza per i possessori di veicoli elettrici. Il 92,6% preferirebbe uno stesso metodo di pagamento per tutti i punti di ricarica. Non solo il 94,6% ritiene che ogni colonnina dovrebbe permettere il pagamento con carte di credito/debito. Secondo il 93% questo tipo di possibilità faciliterebbe l’accesso ai veicoli elettrici.
Sono i dati dell’ultimo studio “Pagamenti elettronici per la ricarica dei veicoli elettrici”, condotto da The European House Ambrosetti e Visa che ha intervistato 557 cittadini italiani sia possessori di auto elettrica, 257, che chi non la ha, 300, in modo da individuare timori esistenti e freni all’acquisto di questa tipologia di mezzo.
“La normativa europea va sempre più nella direzione della completa elettrificazione del parco circolante e l’incremento dei punti di ricarica è un fattore abilitante per sostenerne la crescita sul fronte della domanda. L’indagine da noi realizzata in Italia mostra l’aspettativa del mercato per un metodo di pagamento digitale della ricarica elettrica per abilitare una maggiore semplicità e immediatezza: non sorprende che per il 70% dei rispondenti la rete infrastrutturale e l’incertezza riguardo le modalità di pagamento siano fattori ostativi all’acquisto di un mezzo elettrico” commenta Lorenzo Tavazzi, partner e responsabile area scenari e intelligence di The European House – Ambrosetti.
Come pagare la ricarica, i punti chiave per migliorare
Secondo i possessori di un veicolo elettrico la modalità di accesso alla ricarica rappresenta uno scoglio importante alla scelta di un veicolo elettrico che ricordiamo deve anche vincente la diffidenza per le lunghe distanze e la diponibilità di colonnine di ricarica. Per quanto questo ultimo dato sia molto in crescita resta il freno dell’accesso al pagamento, essendo le paline appannaggio di diversi fornitori di energia e a volte anche diversi modelli di ricarica.
Leggi anche: Secondo rapporto Motus-E, pianificare l’infrastruttura di ricarica guardando alla densità abitativa
Pensate cosa rappresenterebbe se per fare la normale benzina dovessimo prima capire se e quale benzinaio lungo il tragitto è idoneo al nostro sistema di pagamento o se dobbiamo registrarci e scaricare ulteriori applicazioni.
“La diffusione delle auto elettriche è in crescita e crediamo che gli utenti debbano avere le stesse opzioni di pagamento delle ricariche tramite carte fisiche o digitali, così come avviene alla pompa di benzina tradizionale“, sottolinea Stefano M. Stoppani, country manager Visa Italia.
Non è un caso che per il 12,9% degli intervistati non possessori di un veicolo elettrico, l’incertezza riguardo le modalità di pagamento disponibili per effettuare la ricarica rappresenta il principale ostacolo all’acquisto.
- Il 65,8% degli intervistati possessori di veicoli elettrici ritiene che l’attuale sistema di accettazione dei pagamenti presso i punti di ricarica sia scomodo, in quanto non è possibile pagare con un unico mezzo di pagamento presso tutti i punti di ricarica.
- Il 56,8% dei possessori di veicoli elettrici considera che l’attuale sistema sia complesso, in quanto è necessario sapere in anticipo quale azienda opera in ogni punto e disporre dell’apposita app per il pagamento.
- Tutti gli utenti intervistati con e senza auto elettrica considerano la carta di credito/debito come il mezzo migliore in prospettiva.
Infine si trovano quasi concordi l’89% di chi non possiede oggi un veicolo elettrico e il 93,0% di chi lo possiede che l’accettazione di pagamenti con carta di credito/debito in tutti i punti di ricarica faciliterebbe notevolmente l’accesso alla ricarica dei veicoli elettrici. Inoltre il 94,6% di tale sotto-campione considera fondamentale dotare tutti i punti di ricarica di soluzioni d’accettazione di carte di credito/debito.
Leggi anche: La mobilità elettrica come opportunità per il settore italiano dell’automotive. Lo studio di Motus E
“A fronte della crescente diffusione della e-mobility e dell’e-charging, normativa e mercato sono due fattori di spinta all’interoperabilità dei punti di ricarica: da un lato, l’Unione Europea ha evidenziato la necessità di garantire l’interoperabilità dei pagamenti presso i punti di ricarica e ad oggi in Italia non vi sono standard comuni per l’accettazione dei pagamenti presso i punti di ricarica, generando così una situazione frammentata e un’esperienza di pagamento poco «user-friendly»; dall’altro, la direzione adottata dall’UE è coerente con le richieste degli utenti di veicoli elettrici che chiedono di effettuare i pagamenti dell’e-charging con lo strumento a loro più comodo, affidabile e sicuro.” conclude Tavazzi.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.