Ilnucleare di cui si sta parlando adesso, di quarta generazione, è una follia, un’assurdità. L’energia prodotta tramite fissione nucleare è basata principalmente sull’uso di combustibili come l’uranio e prevede la produzione intrinseca di elevate quantità di scorie altamente radioattive e per le quali non sussiste ancora una soluzione veramente accettabile.
Le generazioni delle centrali nucleari costituiscono solo delle semplici migliorie. Non si tratta di una “rivoluzione tecnologica”. Il nucleare tradizionale, a fissione, buono non sarà mai: presenta costi occulti che non vengono tenuti in considerazione nel bilancio della produzione energetica ma che sono esorbitanti.
Nucleare a fusione
Diverso è il discorso quando si parla di nucleare a fusione, quello cioè che simula i processi che avvengono nel sole e nelle stelle. Si tratta di uno degli obiettivi tecnologici più ricercati per generare energia pulita, poiché comporta la promessa di fornire approvvigionamento energetico sicuro senza emissioni di carbonio e per un periodo di tempo così lungo da coprire le generazioni a venire.
A partire da queste premesse, Unione europea e partner internazionali hanno già avviato il progetto di reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter) che potrebbe contribuire in modo significativo a soddisfare il fabbisogno di energia pulita del futuro. Tuttavia, si tratta di un processo molto difficile da realizzare.
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