La sperimentazione in materia di monopattini elettrici introdotta dalla legge di Bilancio 2019 e regolata dal DM infrastrutture del 4 giugno 2019 è stata successivamente integrata, un anno dopo, con l’articolo 33-bis del Dl 162/2019, equiparando questi mezzi alle bici. Integrazione necessaria, in seguito alla rapida diffusione dei monopattini nel nostro Paese, con il conseguente aumento di incidenti e la regolamentazione inizialmente carente.
Non manca l’attenzione del Parlamento italiano che attualmente vede al vaglio delle Camere due proposte di legge. Ma vediamo ad oggi cosa prevede la normativa e come stanno agendo alcuni comuni italiani ed europei.
La normativa nazionale
Pertanto, attualmente la circolazione delle biciclette e dei monopattini è normata dal Codice della strada.
Il monopattino elettrico può essere utilizzato esclusivamente da soggetti che abbiano compiuto almeno i 14 anni di età e fino al compimento del diciottesimo anno occorre indossare obbligatoriamente il casco.
Essendo stati equiparati alle biciclette, possono circolare su tutto il territorio comunale nelle strade con limite a 50 km/h, sulle strade extraurbane e sulle strade ciclabili, ma tutti i tipi di bici e monopattini non possono circolare sui marciapiedi ed è vietato andarci in 2 trasportando altre persone o oggetti.
Devono essere provvisti di un campanello o di un segnalatore acustico e, dove esistenti, devono transitare sempre sulle corsie ciclabili mentre è sempre vietato circolare sui marciapiedi o contromano.
La velocità massima consentita è 25 km/h, ridotta a 6 km/h nelle aree pedonali ed è obbligatorio rendersi visibili di sera e quando l’illuminazione è scarsa. Entrambe le mani devono essere libere e impugnare il manubrio, salvo quando è necessario segnalare che si sta svoltando.
Bisogna poi mantenere la destra e non andare mai affiancati, né trainare o farsi trainare.
Dopo il tramonto o in particolari condizioni atmosferiche di scarsa visibilità, occorre utilizzare dispositivi di illuminazione ed indossare un giubbotto o bretelle retroriflettenti.
Possono transitare nelle Zone a traffico limitato e nelle strade pedonali, dove la segnaletica lo prevede o non sia espressamente vietato. E’ vietato l’accesso nelle corsie riservate ai mezzi di trasporto pubblico, dove a causa dello spazio ristretto potrebbe non essere garantita la loro sicurezza.
Possono sostare negli stalli di sosta dedicati alle bici o a lato strada, sempre secondo le regole del Codice della strada, non dovrebbero costituire un intralcio né sul marciapiede né sulla carreggiata.
La sanzione, per chi non rispetta l’obbligo di utilizzo del casco per i minori dei 18 anni di età, è amministrativa pecuniaria e varia da un minimo di 50 euro a un massimo di 200 euro.
Le ordinanze dei singoli comuni in senso restrittivo sui monopattini elettrici
Ogni comune poi, può emanare delle ordinanze in senso restrittivo, come ad esempio ha fatto il comune di Genova, dove dal 1° giugno scorso è entrata in vigore l’ordinanza comunale che disciplina la circolazione dei monopattini elettrici fissando nuove norme: limite di velocità a 20 km/h sull’intera rete viaria cittadina, ridotto a 6 km/h nelle zone a traffico limitato, e obbligo di indossare un casco protettivo anche per i conducenti maggiorenni che circolano sulle strade all’interno del centro abitato urbano. L’inosservanza di queste regole comporterà le relative sanzioni amministrative previste dal Codice della strada.
“L’amministrazione comunale predilige ed incentiva la mobilità sostenibile e considera la sicurezza stradale fra le sue priorità, dichiara in nota stampa l’assessore ai Trasporti e alla mobilità integrata, Matteo Campora. Nell’ambito degli spostamenti in città l’utilizzo del monopattino elettrico è in crescente aumento e l’ordinanza in vigore dal prossimo giugno ha lo scopo di tutelare i pedoni e gli stessi conducenti attraverso regole essenziali”.
Poi c’è chi ha provato ad inasprire le regole senza successo, come il sindaco di Firenze Dario Nardella, con un’ordinanza dello scorso febbraio che imponeva anche ai maggiorenni l’obbligo di indossare il casco, ma poi il Tar ha annullato il provvedimento, accogliendo il ricorso presentato da alcuni gestori del servizio di mobilità nella città. Il ricorso era stato presentato da Timove e Bit Mobility, due società che gestiscono il servizio di sharing dei monopattini.
Il motivo della bocciatura andava ricercato nel Tuel, il testo unico degli enti locali, che spiega come in materia del codice della strada, eccetto che in casi di urgenza, le ordinanze sulla mobilità sono di competenza dei dirigenti comunali, e non di sindaco e giunta.
Nel comune di Napoli, in seguito ad una sola sanzione comminata nel 2021 ed a degli incidenti che hanno coinvolto minorenni, l’assessore comunale ai Trasporti, Marco Gaudini, ha affermato di essere intervenuto per disciplinare l’uso del monopattino elettrico, abbassando il limite di velocità da 25 a 20 km/h, mentre nelle aree pedonali non possono andare oltre i 6 km/h.
Le regole in Europa
A Parigi, dopo la tragica morta della nostra connazionale di 32 anni, travolta da un monopattino elettrico in centro, il Comune, lo scorso 29 giugno ha reagito prontamente, riducendo da 20 a 10 km/h la velocità massima delle “trottinettes” elettriche in alcune zone del centro. Grazie al Gps, la velocità dei monopattini verrà automaticamente limitata a 10 km/h quando entreranno in alcune zone del centro. Questo dispositivo, applicato ai monopattini delle compagnie private, sarà in vigore dal 30 giugno per almeno due o tre mesi senza escludere che venga esteso ad altre zone di Parigi.
La sindaca di Parigi Anne Hidalgo ha minacciato di non rinnovare il contratto ai tre operatori dei monopattini elettrici, se non metteranno dei limiti alla velocità.
A Londra invece, non sembrano volerne incentivare l’utilizzo: non si può circolare nelle strade pubbliche, quindi ovunque, ma è permesso solo nelle strade private, inoltre occorre la patente, un permesso speciale e il pagamento di una tassa ad hoc.
InAustria, bisogna avere almeno 10 anni compiuti per poter utilizzare un monopattino elettrico e bisogna avere una licenza per la bicicletta e un accompagnatore maggiore di 16 anni.
In Belgio l’età minima è addirittura 18 anni, mentre in Francia è 12 anni, in Germania e Spagna, 14 anni come in Italia.
Per la sicurezza generica
Per la sicurezza in generale, le regole sono: luci anteriori e posteriori, abbigliamento riflettente e casco, previsti in base al proprio Codice della strada.
Ad esempio, in Austria e Francia il casco è obbligatorio per i monopattini elettrici soltanto fuori dai centri urbani e nel caso di scarsa visibilità bisogna indossare un abbigliamento riflettente, così anche in Germania.
I limiti di velocità previsti per i monopattini elettrici
In Spagna le regole variano a seconda della città: l’amministrazione catalana di Barcellona ne permette l’utilizzo soltanto sulle piste ciclabili, mentre la capitale Madrid anche nelle aree pedonali con un limite di 5 km/h.
Austria, Francia e Germania escludono marciapiedi e aree pedonali dalle zone permesse ai monopattini, ma il limite rimane di 25 km/h.
In Svezia e Danimarca la velocità massima consentita scende a 20 km/h.
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