Il pacchetto europeo “Fit for 55” pone obiettivi molto sfidanti sulladecarbonizzazione ma nel caso della mobilità e dei trasporti “è impossibile raggiungerli solo attraverso l’elettrico e l’idrogeno”. La scelta giusta, secondo il presidente di Federmetano Dante Natali, è “comprendere il ruolo fondamentale del biometano”.
Il convegno di Federemetano e Autopromotec
L’analisi è stata fatta ieri, 26 maggio, a Bologna in occasione della manifestazione Autopromotec. Secondo Natali “bisogna fare tutti gli sforzi” per sostenere la mobilità a metano, a partire dall’aggiornamento del sistema normativo sulla revisione serbatoi “fermo al 1950”.
Tra i nodi del settore emersi durante il convegno c’è anche l’atteggiamento delle officine che “non sempre mettono in atto interventi per la riduzione del rischio” secondo Luca Bacchi, responsabile tecnico Iris-Mec, che ha illustrato tecnologie e misure di sicurezza per lo svuotamento e la bonifica dei serbatoi.
Le differenze tra la mobilità leggera e i trasporti pesanti
La valorizzazione del metano passa per le diverse soluzioni di utilizzo finale. In particolare, nel caso delle auto alimentate a benzina, l’associazione promuove una campagna di retrofitting dell’esistente per l’abilitazione della doppia alimentazione con il metano; “un’eccellenza ambientale”, secondo Enrico Franciosi, referente officine di Federmetano.
Nel caso dei camion, invece, Luca Ragni, energy manager di LC3 Trasporti, ha illustrato la strategia di sostenibilità dell’azienda che, dal 2014 a oggi, ha costruito una flotta di mezzi costituita da 165 camion a Gnl e 14 a Cng che hanno percorso complessivamente 74.008.249 km, evitando l’emissione di 17.101.136 kg di CO2 (rispetto a un uso di veicoli diesel euro 6).
L’ulteriore passo avanti è l’uso del bioGnl che Air Liquide Italia mette a disposizione attraverso le sue “bioraffinerie” che generano questo carburante dalle deiezioni animali. Il presidente della società, Gianluca Cremonesi, ha sottolineato ieri come siano in cantiere progetti per circa 30 impianti.
Uno sviluppo significativo se si considera che l’opzione dell’elettrico per i camion sarà concreta soltanto “sul medio-lungo termine”, come spiegato in apertura del convegno di ieri da Valerio Paolini, ricercatore del Cnr-Iia.
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