L’emergenza sanitaria da Covid-19 è diventata un game changer nell’ambito dei trasporti. Se lo smart working e le forme di lavoro ibride hanno ridotto la necessità degli spostamenti con i mezzi privati e la gestione delle flotte aziendali, a giocare un ruolo determinante sarà la telematica: “Deve però esserci consapevolezza da parte di aziende e istituzioni, nonché la volontà di andare incontro ai nuovi fenomeni tramite piani di mobilità mirati che prevedano lo sviluppo di un’infrastruttura adeguata e l’implementazione di strumenti all’avanguardia in grado di rispondere alle nuove sfide”, lo afferma in una nota stampa Fabio Saiu, director di Geotab Italia e leasing and renting european eirector di Geotab.
L’evoluzione dei modelli di mobilità
Secondo il punto di vista della società attiva nel campo delle soluzioni hardware telematiche, all’orizzonte ci sarebbe un cambio di paradigma: “L’oggetto del trasporto non verrà più concepito come semplice proprietà personale ma come vero e proprio servizio, favorendo così la diffusione del cosiddetto Mobility as a Service (MaaS). Tale modello, nato da una visione della mobilità sempre più condivisa e sostenibile, si sta evolvendo per coinvolgere anche gli ambiti della mobilità elettrica e della micromobilità, che porteranno le aziende a dotarsi di soluzioni più ampie (dalle auto, alle biciclette e ai monopattini elettrici)”, si legge nella nota.
Tra le soluzioni attese, il corporate car sharing diventerà sempre più la nuova norma, specialmente nei primi 6 mesi del 2022: le aziende starebbero infatti riorganizzando i processi di travel management, implementando modelli di condivisione dei veicoli che riducano i costi e le emissioni, anche grazie alla tecnologia. Dalla ricerca condotta da Geotab, ben 6 italiani su 10 rinuncerebbero alla propria auto aziendale per il corporate car sharing, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale.
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La telematica a servizio della flessibilità: il digital rental
MaaS e corporate car sharing proseguiranno quindi il loro percorso evolutivo portando, soprattutto nella seconda metà del 2022, alla sempre maggiore diffusione del modello in abbonamento e pay per use, particolarmente vantaggioso se applicato ai veicoli elettrici utilizzati per spostarsi in centro e nelle grandi città. Parallelamente, si assisterà a un progressivo assottigliamento delle soluzioni di noleggio, che passeranno dai tradizionali modelli di leasing e renting a opzioni sempre più orientate alle esigenze dell’utente finale.
Da questo punto di vista, si svilupperanno soluzioni intermedie di digital rental, non più legate a modelli predefiniti di lungo e breve termine che consentiranno di gestire virtualmente il veicolo tramite piattaforme digitali e smartphone, all’insegna della flessibilità.
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Veicoli elettrici: “Serve un’infrastruttura adeguata”
La previsione di Geotab vede il 2022 come l’anno dei veicoli elettrici e caratterizzato da diverse novità: dallo sviluppo di nuovi modelli di mezzi di trasporto all’introduzione di nuove tecnologie per le batterie allo stato solido, fino ai piani di mobilità richiesti ai fleet manager, che dovranno essere orientati alla riduzione delle emissioni.
“Nonostante l’entusiasmo dimostrato a livello istituzionale, tuttavia, in Italia si avverte ancora un clima di incertezza. Se da una parte la scarsa disponibilità di veicoli nuovi spingerà il mercato dell’usato, dall’altra la mancanza di un’infrastruttura di ricarica solida frena l’adozione di veicoli elettrici puri, come dimostrato dagli ultimi dati Unrae che vedono le immatricolazioni di ibride plug-in ancora in testa”, si legge nella nota stampa.
Nei prossimi 12 mesi, si fa presente che le municipalità dovranno saper sfruttare la spinta data dal Pnrr per predisporre e allargare l’infrastruttura, soprattutto nelle aree extraurbane e autostradali.
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