Mobilità e logistica sostenibile nei porti e in città con il progetto Locations

Logistica Smartcity NavicrocieraCome “piccole città” le navi da crociera hanno una loro vita, un loro ritmo: una volta ormeggiate ai porti, scuotono l’assetto della mobilità cittadina sia per le cosiddette operazioni ordinarie, come lo sbarco e l’imbarco dei passeggeri, sia per quelle più complesse che prevedono gite turistiche ed escursioni. Senza dimenticare gli effetti sul traffico locale dovuti al carico/scarico merci, alla fornitura di servizi e agli spostamenti di parte del personale di bordo.

Per aiutare le amministrazioni pubbliche locali a redigere piani di mobilità a basse emissioni di carbonio che integrino e ottimizzino anche questi spostamenti è partito, agli sgoccioli del 2016, il progetto triennale Low Carbon in Cruise Destination Cities (LOCATIONS). Con la collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il sostegno del Comune di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia, il progetto coinvolge 19 partner di Italia, Croazia, Spagna, Portogallo e Albania e 7 città portuali europee: Trieste, Ravenna, Lisbona, Malaga, Zara, Fiume e Durazzo.

L’approccio metodologico prevede un forte coinvolgimento di tutti gli stakeholder – spiega il Coordinatore del progetto Fabio Tomasi di AREA Science Park che sarà il referente tecnico per le PA – : entro due anni dovremmo riuscire a definire piani per la gestione sostenibile del traffico generato dalle crociere da integrare all’interno dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS) e dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). L’ultimo anno trasferiremo i risultati maturati nelle 7 città partner con l’idea di definire pacchetti modulari esportabili in altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo”. La definizione dei piani si svilupperà “attraverso la raccolta dati” mettendo a sistema quelli raccolti da diversi enti, come Istat, tour operator o autorità portuali, o promuovendo indagini ad hoc. In modo da “procedere con un’analisi accurata per poi pensare a misure calzanti”.

Si pensa a “migliorare i collegamenti tra i terminal crociere e i grandi hub del trasporto pubblico, le ferrovie. Migliorare i collegamenti con gli aeroporti, anche se dal punto di vista ambientale il treno sarebbe da preferire. Pensare a un certo numero di parcheggi scambiatori con shuttle o altri sistemi per collegare questi hub”. Più che al car sharing, idoneo per un target occasionale, si opterà per il “bike sharing per visitare la città”. Senza dimenticare “la mobilità elettrica, dato lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica nei porti”, prosegue Tomasi.

Per riuscirci bisognerà tenere conto del tipo di nave da crociera, di porto e del volume di traffico generato rispettando le aree del centro storico, tema molto sentito “in Italia dove è fondamentale riuscire a preservare il patrimonio architettonico”, prosegue Tomasi.

Attraverso un budget complessivo di 3 mln di euro, 2.334.000 provenienti dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e circa 226.000 con fondi IPA – cui eventualmente si aggiungeranno i cofinanziamenti dei partner nazionali -, sarà possibile procedere verso una pianificazione integrata e “rendere più attrattiva la stessa area portuale“, conclude Tomasi.

Decongestionare il traffico cittadino, per ridurre le emissioni inquinanti e accrescere la sicurezza in strada, è un’esigenza che si fa sempre più pressante: nel 2015, secondo i dati del report “Speciale Crociere” di Risposte Turismo, il turismo crocieristico in Italia ha movimentato oltre 11 mln di passeggeri, con un incremento del 6,5% rispetto al 2014. Esemplare in questo senso la città di Trieste, partner di Locations, con +204% di movimento passeggeri e +95% di toccate navi.

Dati Porti Italia

Fonte: report “Speciale Crociere” di Risposte Turismo

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