Nel 2022, a livello globale, sono stati investiti più di cinque miliardi di dollari nei sistemi di stoccaggio di energia a batteria (BESS), quasi il triplo rispetto all’anno precedente. A rivelarlo è un report pubblicato nel mese di agosto dalla società di consulenza McKinsey, la quale prevede che il mercato globale dei BESS raggiungerà tra i 120 e i 150 miliardi di dollari entro il 2030, più del doppio delle dimensioni attuali.
Le installazioni front-of-the-meter e behind-the-meter
Il mercato si divide in tre segmenti:
- le installazioni front-of-the-meter (FTM) su scala pubblica, che di solito superano i 10 MWh;
- le installazioni commerciali e industriali behind-the-meter (BTM), che di solito vanno da 30 kWh a 10 MWh;
- le installazioni residenziali BTM, che di solito sono inferiori a 30 kWh.
I BESS su scala pubblica e industriale
McKinsey prevede che le installazioni FTM, i cui utenti sono principalmente utility e gestori di rete, cresceranno di circa il 29 per cento all’anno per il resto del decennio. Il settore commerciale e industriale (C&I) è il secondo segmento in ordine di grandezza e il CAGR del 13 per cento previsto da McKinsey dovrebbe consentirgli di raggiungere incrementi annuali tra i 52 e i 70 GWh entro il 2030.
Incrementi che dipenderanno dai quattro sotto-segmenti del settore C&I: le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, le infrastrutture critiche (come torri di telecomunicazione, centri dati e ospedali), le applicazioni per l’edilizia e l’estrazione mineraria e le infrastrutture pubbliche.
Quest’ultimo sotto-segmento utilizzerà principalmente i sistemi di accumulo di energia per contribuire alla riduzione dei picchi, all’integrazione con le fonti rinnovabili in loco, all’ottimizzazione dell’autoconsumo, alle applicazioni di backup e alla fornitura di servizi di rete. McKinsey ritiene che i BESS abbiano il potenziale per ridurre i costi energetici in questi ambiti fino all’80 per cento.
Le installazioni residenziali, con circa 20 GWh nel 2030, rappresentano il segmento più piccolo dei BESS: abbinati a pannelli fotovoltaici o integrati in case intelligenti, però, aiuteranno gli utenti residenziali a raggiungere obiettivi quali l’autosufficienza e la riduzione dei picchi di consumo energetico.
Le innovazioni tecnologiche
Quando si parla di batterie, non si può che parlare anche delle problematiche ad esse legate, come l’approvvigionamento delle materie prime che le compongono e i loro costi. Le batterie agli ioni di litio sono attualmente dominanti, ma il lito è scarsamente disponibile, il che ha aperto le porte a una serie di altre tecnologie interessanti e promettenti, fra cui le opzioni basate su celle come gli ioni di sodio (Na-ion), il sodio-zolfo (Na-S), le batterie metallo-aria e quelle a flusso.
Quella agli ioni di sodio “è una tecnologia da tenere d’occhio”, secondo gli analisti di McKinsey. Anche se al momento hanno una durata di ciclo e una densità energetica inferiori, hanno il potenziale per essere meno costose, sono più sostenibili e meno soggette alla fuga termica.
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Un ruolo importante nella transizione energetica
In conclusione, gli analisti spiegano quali sono le azioni che possono contribuire al successo in questo mercato: investire anche nei software, oltre che negli hardware; potenziare la resilienza delle catene di approvvigionamento; focalizzarsi sulle caratteristiche di prodotto più importanti ed essere ambiziosi, stabilendo obiettivi sfidanti da raggiungere in tempi brevi.
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