Alla fine è stato uno spettacolo emozionante. La tappa romana della Formula E, il gran premio mondiale delle monoposto elettriche promosso dalla Federazione internazionale dell’automobile (FIA), non ha disatteso le aspettative. Innanzitutto per le suggestioni, visive e uditive, regalate dalla gara, scandita da sorpassi e rimonte spettacolari e graziata dalla pioggia, che tanto preoccupava i piloti. Soprattutto al giro 23 quando Felix Rosenqvist della Mahindra è andato a sbattere contro un muro perdendo così il monopolio del primo posto e consentendo la rimonta della DS Virgin Racing di Sam Bird, il vincitore del Rome E-prix. Un singhiozzo di accelerazioni ragionate che hanno valso al campione mondiale in carica Lucas Di Grassi del team Audi, forte anche della “spinta del pubblico” con il fan boost, e ad Andre Lotterer della Techeetah, rispettivamente, il secondo e terzo posto sul podio.
La cultura dell’elettrico
L’E-prix di Roma ha offerto l’occasione ai più piccoli di affacciarsi alla cultura della mobilità elettrica, come dichiarato nella conferenza stampa di presentazione dell’evento dallo stesso fondatore della Formula E Alejandro Agag e come rimarcato ai microfoni di Canale Energia dal Direttore della comunicazione della Formula E Renato Bisignani. La manifestazione ha dato ai 30.000 partecipanti (1 milione gli spettatori inchiodati a casa davanti agli schermi televisivi) la possibilità di interrogarsi e interrogare gli esperti presenti sui dubbi legati all’acquisto di un veicolo elettrico, di mettersi in gioco nella extreme zone e di provare l’ebbrezza di guidare un’auto di lusso (ibrida in questo caso) nella drive zone.
E se da un lato una competizione come la Formula E “da sola non basta” per spingere la mobilità sostenibile, come affermato in nota stampa dalla Deputata LeU Rossella Muroni, ma servono “politiche adeguate” come “quote obbligatorie di mercato per i veicoli elettrici”, “divieti di circolazione via via più severi nelle città per i veicoli inquinanti” o “forme di premialità anche fiscale per chi sceglie i veicoli puliti”. Dall’altro lato offre l’occasione per mostrare come il motore elettrico sia “un’ottima soluzione a una serie di problemi che affliggono tante città, tanto più una città come la nostra”, ha affermato nel corso del FIA Smart Cities Forum il Sindaco della Capitale Virginia Raggi. “Lo sviluppo della mobilità elettrica fa passi da gigante. Quest’anno ci saranno due macchine per completare il percorso, l’anno prossimo probabilmente ne basterà una. Questa è un’economia virtuosa che stimola la ricerca e crea posti di lavoro”, ha rimarcato la Raggi.
Una logistica green
E offre l’occasione per mettere in moto una logistica a ridotto impatto ambientale: le soluzioni di trasporto aereo, ferroviario, stradale e marittimo adoperate dall’official founding and logistic partner DHL per lo spostamento delle 450 tonnellate per ognuna delle 12 gare (si contano 40 macchine elettriche da corsa insieme ai pezzi di ricambio, 20 unità di ricarica, l’attrezzatura per le trasmissioni televisive e le infrastrutture per allestire i circuiti delle gare) hanno consentito ad oggi un abbattimento delle emissioni del 30% rispetto a un normale ciclo distributivo.
Quello dell’E-prix di Roma è stato un momento strategico per i produttori di automobili e i player della mobilità di stampo globale per testare e sviluppare tecnologie rilevanti per le vetture ordinarie. Inoltre, ha riunito i neofiti e gli appassionati dello sport (tanti gli affezionati di Formula 1 che non hanno resistito al richiamo di questa competizione “green”), gli “addicted” della tecnologia e le famiglie sullo stesso spalto, sullo stesso prato. Una vittoria, innanzitutto, per la mobilità elettrica.
Conferenza stampa Formula E – La nuvola di Fuksas
Gepostet von Canale Energia am Montag, 16. April 2018
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