È probabile che gli elevati costi del carbone da coke influiscano sulla transizione dell’industria siderurgica verso una produzione più ecologica dell’acciaio. Le tecnologie verdi emergenti, come l’idrogeno, diventerebbero più competitive rispetto ai metodi di produzione consolidati. La necessità di ricondizionare o ricostruire gli altiforni all’incirca ogni 10-15 anni, a un costo tra i 100 e i 300 milioni di dollari (88,3-265 milioni di euro) presenta ai produttori di acciaio punti di decisione che aprono a nuovi scenari.
Questa previsione viene illustrata nell’articolo High coking coal prices provide glimpse into steelmaking’s future di Friso De Clercq, Adrian Doyle e Tom Voet per McKinsey & Company.
Verso la transizione degli altiforni
Dopo la brusca contrazione dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19, la domanda di carbone da coke è stata estremamente forte anche se la catena di approvvigionamento ha subito complicazioni per la disponibilità limitata. Le continue tensioni diplomatiche tra Cina e Australia hanno contribuito ad aggravare la situazione. Questa confluenza di eventi ha creato rigidità nel mercato e favorito l’aumento dei prezzi.
Come viene riportato nell’articolo, il prezzo del carbone da coke duro ha raggiunto livelli record nell’ottobre 2020 (600 dollari per tonnellata, 530 euro/t) prima di scendere bruscamente a novembre e stabilizzarsi a circa 400 dollari a tonnellata (oltre 350 euro/t). Ai livelli di ottobre, il carbone da coke rappresentava oltre la metà del costo delle materie prime necessario per produrre una tonnellata di acciaio.
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Tecnologia a idrogeno per l’acciaio verde
Banche e governi continuano ad annunciare che stanno interrompendo gli investimenti futuri in nuove miniere di carbone. Anche gli investitori sono diffidenti nei confronti del rischio rappresentato dalla lunga vita lavorativa di una batteria di coke. Se l’offerta di carbone da coke dovesse diminuire più rapidamente della domanda, tale carenza di materia prima potrebbe svilupparsi e spingere i prezzi ancora più in alto.
In questo contesto, la disponibilità e il costo dell’idrogeno (e dell’elettricità rinnovabile utilizzata nella sua produzione) giocheranno un ruolo nel determinare quanto acciaio continuerà a dipendere dall’altoforno a base di coke. Le tecnologie alternative diventerebbero più economiche, il che potrebbe potenzialmente accelerare la transizione dagli altiforni, riducendo la domanda di carbone metallurgico a un ritmo più rapido.
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