Una “task force” specializzata nel trasferimento tecnologico al settore produttivo con uno “sportello imprese” rivolto alle PMI per conoscere l’innovazione Made in Italy e valutare eventuali collaborazioni. È una delle novità che l’Enea espone a Ecomondo, fiera della green e circular economy, che si svolgerà a Rimini dal 7 al 10 novembre.
La city car a emissioni 0
Tra le tecnologie presentate dall’Agenzia c’è Urb-e 4.0, la nuova generazione di city car a emissioni zero. Dopo le prime versioni ibrido a benzina, elettrico puro con batterie al piombo più super condensatori e batteria litio-ione, l’ultimo modello funzionerà con una piccolissima cella a combustibile alimentata da due bombole di idrogeno da 10 l. La batteria da 4 kWh, spiega Enea in nota stampa, è ricaricabile in 4 ore e garantisce un’autonomia di 80 km. Il costo per l’idrogeno e le bombole è di circa 3 euro e, una volta esaurite, possono essere sostituite in pochi minuti. “Attualmente in Italia il costo dell’idrogeno è di 9,50 euro/kg, con l’obiettivo di portarlo a 5 euro/kg al 2025”, spiega Giovanni Pede, Responsabile del laboratorio Sistemi e tecnologie per la mobilità e l’accumulo dell’Enea. Con una modifica al software di gestione del veicolo, su cui l’ente sta lavorando, sarà possibile alimentare direttamente il motore elettrico evitando perdite in batteria, con un recupero di efficienza del 20%.
Il sistema per rilevare l’inquinamento cittadino
A Ecomondo Enea presenta anche il sistema di rilevazione oraria dell’inquinamento atmosferico “ForAir_IT” in grado di prevedere “la qualità dell’aria a 3-5 giorni”. Del sistema fa parte il “supercomputer” Cresco4, grazie al quale, secondo il responsabile della Divisione Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali Enea Gabriele Zanini, “è possibile conoscere in anticipo le concentrazioni in atmosfera degli inquinanti come polveri sottili, ossidi di azoto e ozono (…) in modo da permettere ai Comuni di agire tempestivamente con misure antismog”.
I mini-impianti solari a concentrazione
Altra buona pratica presentata alla fiera di Rimini sarà quella dei mini-impianti solari a concentrazione, costruiti in Egitto, Cipro, Giordania e Italia (a Palermo). Dotate di “innovativi sistemi di accumulo di energia”, le mini centrali “producono complessivamente più di 450 kW e, oltre all’elettricità, garantiscono anche la climatizzazione di edifici pubblici per un’utenza complessiva di circa 20 mila persone l’anno e servizi come dissalazione e trattamento delle acque”.
L’impianto da 1 MW in Egitto, in particolare, sfrutta una tecnologia che “può lavorare sia off grid che connesso alla rete elettrica” ed è in grado di “produrre circa 250 mc al giorno di acqua dissalata”. Alla base del suo funzionamento “c’è l’utilizzo di sali fusi alla temperatura massima di 550°C come fluido di processo e un sistema di accumulo termico che permette di distribuire energia anche in assenza della radiazione solare”. La centrale “può essere integrata con generatori alimentati a biomasse, garantendo una maggiore continuità nella produzione di energia elettrica soprattutto di notte e nei periodi invernali”.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.